Il volume riunisce in modo organico le fotografie realizzate da Olivo Barbieri (Carpi, Modena, 1954) nei primi anni ottanta. In questi scatti, carichi di mistero e quotidianità, si ritrovano già tutti gli elementi che nei decenni successivi il fotografo emiliano ha sviluppato: l'illuminazione artificiale nella città contemporanea, le vedute dall'alto, gli interni delle abitazioni e dei bar, i segni lasciati dall'uomo nel paesaggio. In consonanza con quello spirito di ricerca che ha caratterizzato la stagione della fotografia italiana tra la fine degli anni settanta i l'inizio del decennio successivo, Barbieri ha perlustrato, con sguardo acuto e minuzioso, angoli di provincia - autentici luoghi dell'indefinito - con l'intento di indagare il tema della percezione e della sua rappresentazione. Le sue immagini scalfiscono la superficie di un banale solo apparente e, in uno stato di attesa e spaesamento, aprono a un modo nuovo di guardare lo spazio, instillando nell'osservatore il dubbio: vediamo davvero la realtà? Attraverso la sottile ambiguità delle sue immagini, Barbieri ci insegna come sia necessario guardare moltiplicando i punti di vista dentro e fuori di noi, per vedere in modo più consapevole ciò che è indefinitamente vero. Il volume accoglie un testo critico di Corrado Benigni e una conversazione con l'artista.)
Leggi di più
Leggi di meno
Disp. in 5 gg lavorativi