Blas Rivera è nato in Argentina e lì ha trascorso i primi anni di vita fino all'adolescenza, si è poi trasferito a studiare negli Stati Uniti ed ora vive in Brasile: i suoi antenati sono spagnoli, francesi e italiani ma c'è anche del sangue arabo ed ebraico che circola nelle sue vene. Ha parenti greci ed armeni, suona un sax francese, un pianoforte tedesco e con un pc giapponese. Il suo primo amore musicale è stato il tango, poi si è dedicato al jazz e si è innamorato della bossa nova. I jazzisti dicono che la sua musica non è jazz perch&ecute; non c'è abbastanza improvvisazione ed i tangueri sono spesso preoccupati da cosa possa costruire un sax insieme ai loro bandoneon: la miscela di razze, ritmi, aromi e colori lo ha reso un eterno immigrante, capace di assimilare quanto di meglio proponesse ciascuna cultura abbia incontrato ed è proprio questa miscela che rende unici i suoi tango e le sue milongas. Ancora giovane ha avuto l'opportunità di assistere ad un concerto di Astor Piazzolla durante una sua tournèe in Brasile e, folgorato dalle musiche del geniale innovatore del tango, ha capito che quella era la sua strada e da quel giorno il suo sax è diventato una specie di bandoneon a fiato... "Ojalà Que Me Escuche - Homenaje a Astor Piazzolla" è un album speciale che per la prima volta vede impegnato Blas Rivera in uno splendido omaggio al grande compositore interpretato dal suo quartetto, anche composto da Eduardo Janibelli (piano), Ana de Oliveira (violino) e Oldimar Caceres (bandoneon), insieme ad una serie di ospiti d'eccellenza come l'argentino Pablo Ziegler, per anni pianista al fianco dello stesso Piazzolla. Un album che non mancherà di sorprendere piacevolmente gli amanti di tango e jazz.
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