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Sentimenti in parte andati persi, dei quali il mondo dovrebbe avere nostalgia, come la pietas (anche questo andato perso per lasciare il posto a pietà) descritti in modo raffinato, appassionato, e originale. Personaggi che sembrano di un altro tempo, dei quali avere nostalgia, tra i quali il personaggio principale, un cieco che finalmente riesce a "guardare" da un altro punto di vista. La verità come concetto relativo, e il buio di Borges, nel quale vedi meglio, che ti culla, ti attrae come fanno le vertigini. Sulla quarta di copertina si dice "apparente leggerezza" di Solaro. Vero, scorre e lo divori, ma lascia un piccolo solco sul quale lavorare. Bellissimo.
È questo il difetto delle parole. Stabiliamo che non c'è altro mezzo d'intenderci e di spiegarci, e finiamo con lo scoprire che restiamo a metà della spiegazione e così lontani dal comprenderci che sarebbe stato molto meglio lasciare agli occhi e al gesto il loro peso di silenzio. (José Saramago) Ma se uno gli occhi non li può più utilizzare cosa fa? si affida alle parole, alle parole di un esperto di comunicazione che scrive a sua insaputa qualcosa sul cartello che un cieco ha davanti a sé mentre chiede l’elemosina: “Oggi è primavera e io non posso vederla” e la gente finalmente inizia a vedere il cieco e il suo dolore. Da questa storiella, rimbalzata più volte sul web parte il racconto del libro. Il cieco ora ha raccolto qualche soldino in più, l’esperto di comunicazione gli ha regalato un po' più di sicurezza e lui la utilizza per entrare nel negozio di un salumiere… e la storia diventa un viaggio tutto diverso attraverso la parole, i gesti e le vite delle persone, gente comune, che il cieco incontra fino ad arrivare alla parte più nascosta di se, quella che si cela nei suoi sogni più nascosti. E’ un libro a metà tra il romanzo e il saggio filosofico, scritto con cura sapiente e con un linguaggio che racconta, spiega, insegna anche a chi di filosofia non se ne intende. Tante le citazioni e i rimandi, uno su tutti: Jorge Luis Borges. Un buon libro, una bella lettura per chi non ha paura di guardare dentro sé stesso.
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