“La vita, a qualsiasi forma appartenga, ha bisogno di nutrimento: solo l’uomo ha saputo fare dell’alimentazione, da solo bisogno fisiologico, un’arte che caratterizza i diversi popoli e razze, espressione della cultura, delle tradizioni e dell’ambiente in cui la vita scorre”. Per ritrovare l’armonia tra l’uomo e il suo ambiente mediterraneo riscopriamo il piacere di stare a tavola con gli antichi, uomini e donne mossi da sentimenti, non solo produttori di ceramiche e utensili, scultori e decoratori, costruttori di capanne e di monumenti e di città, e poi morti e sepolti con i loro corredi per la gioia degli archeologi. “Il nostro mare e il pane nostro si cercano e si perdono l’un l’altro. Il cibo, in primo luogo il pane, diventa uno slogan essenziale: lo ritroviamo nella preghiera e nella rivendicazione”. L'articolo di Gary Taubes, apparso sulla rivista Science (30 Marzo 2001) è servito da solco per delimitare i margini di una ferita lunga 50 anni e centinaia di milioni di dollari al vento. Tanto ci è voluto per sfatare un mito che ha tenuto banco in America per così lunghi anni: la dieta a basso tenore di grassi non fa vivere più a lungo. Ancel Keys è stato uno degli artefici, suo malgrado, di questa guerra al grasso, mettendo al bando i grassi saturi come una causa principale della malattia coronarica. Paradossalmente la Dieta mediterranea, che vede in Ancel Keys il suo padre fondatore, non è una dieta a basso tenore di grassi, la si potrebbe ragionevolmente considerare una dieta a contenuto medio-alto di grassi salutari, come l’olio d’oliva. La confusione, si sa, è dura a morire, specialmente in campo nutrizionale dove diversi interessi, non solo medici, entrano in gioco. Più grandi sono gli interessi, maggiore sarà la confusione.
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