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Premettendo che il titolo originale è "Nurachi:un antica presenza nella penisola del Sinis" tale libro va ad aggiungersi alla bibliografia sull'antico paese di Nurachi(OR).In particolare l'autore si propone di raccontare la "Vexata Quaestio" ovvero la questione dibattuta fra il clero di Nurachi e quello di Cabras sulla giurisdizione dell'antica basilica bizantina di San Giovanni di Sinis posta si,in territorio cabrarese,ma da tempo immemorabile facente parte della parrocchia nurachese in quanto Nurachi,dopo l'abbandono di Tharros nel 1070 da parte dei Giudici di Arborea e dell'Arcivescovo di Tharros in favore di Oristano,era il villaggio più importante e più vicino a Tharros non essendo stata ancora fondata Cabras.Con il passare dei secoli i cabraresi mal sopportarono questa situazione e fecero di tutto,forti delle loro amicizie presso la curia,affinchè la stessa curia arcivescovile revocasse tale proprietà al parroco di Nurachi,che a partire dalla fine del XVIII sec. vide sfumare pian piano la sua secolare giurisdizione assoluta su detta basilica, nonostante questa risalisse a tempi immemorabili, per godere di questo privilegio relativamente al periodo che va dal 18 al 29 agosto di ogni anno in concomitanza con il novenario e le feste di Sant'Agostino e San Giovanni Decollato.Tale questione in ogni caso non è stata chiarita univocamente ma è stata presa,a metà del secolo scorso,una decisione che accontentasse entrambe i parroci e che placando gli animi mettesse fine all'astio e agli scontri tra le due comunità. Oltre alla "Vexata Quaestio" il libro tratta delle chiese,ormai scomparse,che sono appartenute alla parrocchia di Nurachi e della tradizionale "Corsa di Sant'Agostino" ovvero il trasporto di corsa del simulacro del Santo africano, nei 18km che separano l'abitato di Nurachi dalla basilica di San Giovanni di Sinis che si svolge tutti gli anni da tempo immemorabile il 27 agosto,mentre il 29 agosto lo stesso viene riportato a Nurachi facendo il percorso inverso
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