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Dettagli

2021
4 novembre 2021
160 p., Brossura
9788807493065

Descrizione

Le parole, nel loro uso pubblico e privato, sono spesso sfigurate, a volte in modo doloso, altre volte per inconsapevolezza. Un insostituibile libro politico che segnala le ferite del nostro linguaggio, ma indica anche le strade possibili della sua liberazione.

Rosa Luxemburg diceva che chiamare le cose con il loro nome è un gesto rivoluzionario. In un’epoca come la nostra, quando la democrazia vacilla e la sfera pubblica deve contenere i canali labirintici dei social, l’uso delle parole può produrre trasformazioni drastiche della realtà. Attraverso il linguaggio si esercita il potere della manipolazione e della mistificazione. Perciò le parole devono tornare a aderire alle cose. Manomissione, certo, significa danneggiamento. Ma nel diritto romano indicava la liberazione degli schiavi. Questo libro si misura con tale ambivalenza: del nostro linguaggio indica le deformazioni, ma anche la possibilità delle parole di ritrovare il loro significato autentico. È la condizione necessaria per un discorso pubblico che sia aperto e inclusivo. La manomissione delle parole era apparso nella sua prima edizione undici anni fa. Era un’altra epoca e, allo stesso tempo, era l’inizio di questa epoca. Il linguaggio era quello dell’ascesa di Berlusconi, che è divenuta la premessa di nuove manomissioni. Perciò il testo è stato storicizzato e aggiornato, con le nuove torsioni della lingua prodotte dall’avanzata populista. Sono sei i pilastri del lessico civile che questa guida anarchica e coraggiosa riscopre: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, popolo. A partire da queste parole chiave Gianrico Carofiglio costruisce un itinerario profondo e rivelatore attraverso i meandri della lingua e del suo uso pubblico. In un viaggio libero e rigoroso nella letteratura, nell’etica e nella politica, da Aristotele a Bob Marley, scopriamo gli strumenti per restituire alle parole il loro significato e la loro potenza originaria. Salvare le parole dalla loro manomissione, oggi, significa essere cittadini liberi.

Valutazioni e recensioni

4,3/5
Recensioni: 4/5
(13)

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Recensioni: 5/5

Per un non adetto ai lavori, questo saggio non è proprio agevole e di facilissima comprensione. Dedicato a un palato più raffinato, a chi vuole affrontare argomenti e una lettura più impegnata e impegnativa, chi vuole riflettere, Astenersi lettori di sotto l ombrellone.

Recensioni: 5/5

E molto interessante lo consiglio vivamente

Recensioni: 5/5

Le parole sono importanti, servono ad esprimere quello che pensiamo, i nostri stati d'animo. Chi riesce a far buon uso delle parole, ha un grande potere, saper comunicare bene è forse oggi la caratteristica più ricercata. Comunicare bene non significa dire cose giuste o verità incontrovertibili; purtroppo si possono comunicare bene verità di parte, interpretazioni, o peggio ancora falsità e una menzogna comunicata bene, nei media moderni vale più di una verità espressa male. Allo stesso livello di importanza è il cambiamento di significato che si può far assumere ad una parola, la manomissione. Un saggio scorrevolissimo nella lettura ma che ad ogni riga (specialmente in questo tempo e con gli scenari di odio e guerra che aleggiano nel mondo intero) ti fa pensare. Personalmente adoro Carofiglio come narratore... e in questo libro è ben palesata anche la sua "seconda" natura. Consigliatissimo!!!

Recensioni: 5/5

Sempre attuale. Berlusconi e no vax male assoluto