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Altro buon romanzo della neonata Voltalacarta Editrici, a cui va il merito di cercare di valorizzare ottimi esordienti garantendo loro visibilità e prodotti di eccellente qualità sia nell'aspetto grafico ed esteriore che in merito ai contenuti. Questo "Nudo a metà" è un giallo che, a mio avviso, lascia un tantino a desiderare solo per l'escamotage adottato per spiegare l'intreccio (che non naturalmente non citerò, per evitare di rovinare la sorpresa), adeguatamente compensato dalle ottime capacità narrative dell'autore, esordiente di talento. Tutto ruota attorno alla figura del protagonista, Dario, che non si convince della presunta morte per suicidio di un vecchio amico reicontrato da poco e scava nel passato del defunto per cercare conferma o smentita ai suoi sospetti. Il mistero si intreccia così con le vicende umane di Dario, che vedrà la sua vita rivoluzionata di pari passo con l'incalzare degli eventi. Buona prova di Paolo Mura, esordiente del quale spero di leggere altro in futuro.
La storia scorre via molto facilmente, lo stile è pulito, i personaggi e i dialoghi sono credibili e questi sono punti di forza. Quello che personalmente non mi ha convinto è la struttura. Per essere un thriller, o meglio un giallo, gli indizi sono troppo evidenti e si capisce quel che è successo molto prima del protagonista che pecca più volte di eccessiva ingenuità. Più volte capita di pensare "Ma... se vuoi sapere questo, chiedi questo, no?... Se ti hanno consegnato una cosa, guardala!" Come di ingenuità pecca l'autore quando inserisce scene che esulano dal contesto principale (l'indagine sulla morte di Mario) e che rovinano qualsiasi eventuale effetto colpo di scena (mi riferisco alla telefonata con l'amico Giorgio e alle notizie troppo dettagliate sui figli di quello) premettendo che non si sia già giunti da soli alla conclusione (cosa improbabile). Più volte sembra che Mura voglia ribadire che tu lettore hai capito già tutto a un terzo del romanzo, ma voglio che te ne renda conto per bene. Ma allora che gusto c'è? Meglio sarebbe stato se tutto quello che il lettore aveva già intuito fosse stato ribaltato alla fine, ma così non è. Comunque Mura non è male perlomeno nello stile e merita certamente altre possibilità.
Il romanzo inizia con l'incontro tra Dario, il protagonista, con un suo vecchio compagno di scuola, Mario Satta di Buddusò, non più visto da anni. Incontro che alimenta ricordi e promesse. Succede tante volte, ci si ripromette e poi ci si perde di nuovo per le strade del mondo, ma non succede così: Dario non incontrerà più il suo vecchio compagno di scuola, perché Mario sarà trovato suicida la notte di Natale. Questa morte coinvolgerà Dario in un'avventura poliziesca, alla ricerca della verità su questa morte, ma anche sentimentale con la sorella di Mario, Francesca Satta, improvvisamente rientrata da Francoforte dove lavora. Una strana avventura, che ovviamente sconvolgerà la vita coniugale di Dario. Si, si tratta di un bel giallo; per questo non vi dico altro, rovinerei le sorprese. Un giallo, che nel leggerlo, mi ha ricordato quelli di Scherbanenco, dove l'avventura poliziesca si mescola col romanzo della vita quotidiana. Il libro è ben scritto, ben articolato e avvincente... non te ne stacchi più! Da buon giallo qua e là vi sono degli indizi che ti permettono di diventare anche tu <i>detectiv</i>, farti delle idee che vuoi verificare nel proseguo e alla fine arriva la soluzione, che forse non è proprio come la che tu pensavi, ma è certamente coerente con tutto lo svolgimento. Non vi sono, infatti, scoperte dell'ultimo minuto fatte dallo <i>Sherlock Holmes</i> di turno, ma solo un coerente assemblaggio d'elementi che erano tutti noti prima, secondo le regole di un buon giallo. Paolo mura, alla sua prima esperienza come romanziere, mostra di saperci fare davvero e spero presto di poter leggere il suo secondo romanzo. Questo ve lo consiglio certamente, perché è uno di quelli che, quando l'hai finito, vorresti ancora poter continuare a leggere.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un incontro casuale tra vecchi amici, un tragico incidente la notte di Natale, un funerale in uno sperduto paese del centro Sardegna, una donna tanto bella quanto enigmatica. Sono solo alcuni elementi di questo romanzo ricco di colpi di scena e venature ironiche.
Dario Conte, affermato professionista di Sassari, incontra per caso Mario Satta, un compagno di scuola perso di vista dai tempi del liceo. Passa qualche giorno e avviene la tragedia: l'amico appena ritrovato muore cadendo dal quinto piano del suo appartamento. La porta chiusa dall'interno e una lettera scritta di suo pugno, convincono gli inquirenti che si tratti di suicidio. In occasione del funerale di Mario Satta, però, alcuni eventi spingeranno Dario Conte a ricostruire gli ultimi giorni di vita dell’amico.
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