Nozze di sangue
di Federico García Lorca
«Il teatro - diceva Garcìa Lorca nel gennaio 1935, nel corso di una conversazione tenuta al Teatro Espanol di Madrid - è uno degli strumenti più efficaci, più utili per l'edificazione di un paese, un barometro che ne registra la grandezza o il declino. Un teatro avvertito e ben orientato a tutti i livelli, dalla tragedia al vaudeville, può trasformare in pochi anni la sensibilità del popolo». E aggiungeva:«Il teatro è una scuola di lacrime e di risa, una tribuna libera dalla quale si possono difendere morali vecchie o equivoche, così come si possono portare alla luce, mediante esempi viventi, le leggi eterne del cuore e dei sentimenti umani». In questo spirito e in questa convinzione Garcìa Lorca, nel 1932, aveva dato vita a «La Barraca», cioè al suo famoso teatro popolare ambulante. In questo medesimo clima ideale,sia pure con quell'inevitabile e imponderabile margine che in un poeta separa sempre l'attività creatrice e dell'attività critica, sono note le tre grandi tragedie lorchiane, di cui appunto Nozze di sangue è la prima; le altre due, sempre edite da Einaudi nella «Collezione di teatro», sono Yerma e La casa di Bernarda Alba. )
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