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Dettagli

3
2016
Tascabile
21 novembre 2016
XLI-84 p., Brossura
9788804671473

Descrizione

«Era una notte incantevole, una di quelle notti che succedono solo se si è giovani.»

Passeggiando solitario lungo il fiume in una notte bianca, l'eroe del racconto – un tipico "sognatore romantico" che trascorre i suoi giorni immerso nella dimensione del sogno – incontra una ragazza che risveglia in lui il sentimento dell'amore. Coraggiosamente decide di fuggire dal regno dei sogni e delle fantasticherie e di aprirsi alla vita. Ma quando la ragazza gli rivela di amare un altro, la sua speranza svanisce, annullata dalla vendetta del destino, ricacciata nella dimensione del sogno, a un tempo capace di dare felicità e sofferenza. Un regno delle illusioni che è anche metaforicamente simbolo del male.
Con uno scritto di André Gide.

Valutazioni e recensioni

4,4/5
Recensioni: 4/5
(23)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

"Noi esseri umani ci dimentichiamo sempre quello che conta davvero. È la nostra natura, questa. Mettiamo costantemente sempre più schermi e issiamo muri sempre più alti. Ma non ci rendiamo conto che anche il più bel sogno creato da noi, non può competere con la vita"........

Recensioni: 5/5

“Era una notte incantevole, una di quelle notti come ci possono forse capitare solo quando siamo giovani, caro lettore”. Così inizia questo breve capolavoro che il grande scrittore russo scrive nel 1848. Un giovane solitario, un sognatore, vaga per le strade di una San Pietroburgo notturna e magica, immerso nelle sue fantasie, più reali della realtà. La sua natura riservata e timida l'ha tenuto sempre lontano dagli altri. La vita vera lo spaventa e non riesce ad abbandonarsi ad essa. Sarà l'incontro fatale con Nasten’ka, promessa sposa di un amore partito e non ancora tornato, a destarlo dai suoi sogni e riportarlo alla realtà. Se ne innamora e la fantasia si rivela per quello che è, la "schiava di un'ombra, di un'idea.n'idea." Anche il sogno più elaborato non potrà mai competere con la vita e con il suo amore per Nasten’ka. A questo punto, i sogni cedono il passo ai rimpianti. I due giovani trascorrono insieme quattro notti e viene da chiedersi se dopo l'incontro onirico con la ragazza, il sognatore avrà il coraggio di vivere nel mondo reale o ritornare in quello, per lui più rassicurante, dell'immaginazione. Come sempre in tutte le opere di Dostoevskij, straordinaria è l'introspezione psicologica dei personaggi, che mettono a nudo il proprio animo con disarmante sincerità. Il libro si chiude con una delle più belle frasi, pura poesia, sulla vita, ma soprattutto sulla vera essenza dell'amore: "Sia sempre luminoso il tuo cielo, sia sempre sereno e calmo il tuo dolce sorriso e tu sia sempre benedetta per il minuto di felicità e beatitudine che hai dato a un cuore ignoto, solitario e grato! Mio Dio! Un intero minuto di beatitudine! È forse poco, sia pure in una intera vita umana?"

Recensioni: 5/5

Insolitamente breve per la tradizione russa, questo romanzo mi è stato consigliato, e molti che conosco lo ritengono una vera e propria gemma, ma con tutta sincerità non sono riuscito a ritrovare a pieno la profondità e la delicatezza che mi aspettavo. Avevo forse troppe aspettative.

Recensioni: 5/5

«E ti chiedi: "Dove sono i tuoi sogni?", e scuotendo la testa dici: "Come volano in fretta gli anni!". E di nuovo ti chiedi: "Che cosa hai fatto con i tuoi anni? Dove hai sepolto il tuo tempo migliore? Hai vissuto o no?" [...] Quanto sarà triste rimanere solo, completamente solo, e non avere nemmeno un rimpianto, nulla... perché tutto ciò che ho perduto non era nulla, era uno sciocco, rotondo zero, soltanto un sogno.» Questo racconto potrebbe benissimo essere considerato un vero e proprio manifesto dei sognatori, persone che vivono la propria vita non nel mondo reale, bensì in quello ideale e fantastico della propria immaginazione, racchiusi e isolati nei propri pensieri. Il protagonista è un giovane uomo che passa le giornate a sognare e le notti a vagare per San Pietroburgo, fino a quando l'incontro fortuito con una ragazza risveglia in lui un sentimento tale da fargli desiderare per la prima volta di vivere per davvero nel mondo esteriore, reale, con persone reali. Questo racconto parla di tutti coloro che hanno paura di un futuro incerto e di una delusione inflitta dalla vita, e che, per sfuggire a questi timori, si rifugiano in un mondo immaginario plasmato a proprio piacimento, che può diventare tutto ciò che desiderano e di cui hanno bisogno. Ad un certo punto, però, lo scontro con la realtà è inevitabile, e allora il timore diventa ancora più grande proprio a causa dello stesso sogno in cui si è vissuti fino a quel momento, e che non ha fatto altro che rendere l'impatto con il mondo reale ancora più freddo e crudele. Questo libro è sicuramente un invito a cogliere l'attimo, a vivere, e non limitarsi semplicemente a sopravvivere, così che ciò che ci resta alla fine non sia solo una manciata di sogni e rimpianti, ma un bagaglio di momenti di vita vissuta.