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La notte del terrore. 15 novembre 1943: l'eccidio del Castello estense cinquant'anni dopo
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1994
1 gennaio 1994
128 p., ill.
9788872321560

Voce della critica


scheda di Giacomasso, S., L'Indice 1995, n. 1

Come avevano già fatto sia Vancini con il film "La lunga notte del '43", sia Bassani con la raccolta di racconti "Il romanzo di Ferrara", Gandini ricostruisce gli eventi che portarono al massacro del 15 novembre 1943. Per rappresaglia contro l'omicidio del federale fascista Ghisellini - omicidio per altro interno al regime, dovuto a faide interne al fascismo Ferrarese, come viene dimostrato - vennero fucilati undici antifascisti innocenti, con il dichiarato scopo di "ferrarizzare l'Italia". Con piglio giornalistico - per lunghi anni è stato corrispondente de "l'Unità" - Gandini ha raccolto documenti inediti a Ferrara, Washington, Lubiana e Fiume che, confutando definitivamente la tesi dell'attribuzione a un partigiano comunista dell'uccisione di Ghisellini, confermano le dichiarazioni di Boldrini, mitico comandante partigiano di quelle zone. Il volume, che si apre con la prefazione di Alessandro Roveri dell'Università di Ferrara, si chiude con un poemetto di Giuseppe Sateriale dedicato a Pasquale Colagrande. Giovane sostituto procuratore del re, militante del partito d'Azione, questi si era distinto al momento della caduta del fascismo disponendo la liberazione dei detenuti politici. Riferendosi a un'offerta di fuga, rifiutata da Colagrande, Sateriale scrive "Un giudice, si sa, o lo si uccide / o lo si corrompe nella sua coscienza. / È nel costume della delinquenza": l'affermazione rischia di tornare d'attualità.

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