L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Buona e approfondita l'introduzione a cura di J. Rubenstein. Il resto del volume - oltre alla prefazione di F.M. Feltri e a una piccola cronologia - consiste nelle testimonianze degli imputati, non esattamente interessanti e i cui punti salienti sono contenuti nella suddetta introduzione. Do un voto basso anche per i troppi e fastidiosi errori di battitura e per la pessima traslitterazione dei nomi russi
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il meccanismo raccontato è in rapporto con il dispositivo totalitario di matrice stalinista. Quindici cittadini sovietici, già esponenti del Comitato antifascista ebraico, nonché leali comunisti, nel 1952 vengono segretamente processati e condannati per tradimento e spionaggio. Le accuse sono false, le condanne a morte, purtroppo, vere, non meno che la loro materiale esecuzione. Un libro, già editato dalla collana degli "Annali del comunismo"dell'Università di Yale e, con intreccio non casuale, dall'United States Holocaust Memorial Museum, ne raccoglie ora la memoria attraverso la pubblicazione degli atti istruttori e requisitori che portarono alla definitiva e inappellabile sentenza. Si tratta quindi di un testo documentario, reso possibile dall'accesso alle fonti d'archivio, dove sono stati conservati i verbali della kafkiana indagine sull'esistenza di una volontà di tradire, che non solo non c'era mai stata, ma che anche dinanzi al martellante ripetersi delle domande degli inquisitori non riesce a prendere corpo. La dimensione orwelliana traspare infatti a più riprese dagli interrogatori, laddove si giunge a perdere l'idea stessa di una qualche fattispecie di reato, poiché si ha a che fare piuttosto con la riscrittura, in corpore vili, della storia più recente. Testo utile per comprendere il "persecuzionismo" come dottrina e prassi dello stalinismo maturo. Qualche piccola perplessità può invece ingenerare il sottotitolo che, se lasciato a sé, può portare a frettolose conclusioni. Fu questione di antisemitismo? Fu anche antisemitismo, ma non solo. Nella logica tardo-imperiale del georgiano poteva insomma starci, ponderandosi con altre spinte regressive. Su tutto e tutti, un senso di immane tragedia.
Claudio Vercelli
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore