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Non ne ho la più squallida idea. Frasi matte da legare - Stefano Bartezzaghi - copertina
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Non ne ho la più squallida idea. Frasi matte da legare
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Descrizione


Questa è una raccolta-elenco di "frasi matte" scovate da Stefano Bartezzaghi e segnalate dai lettori dell'omonima rubrica di giochi di parole tenuta dall'autore sul "Venerdì di Repubblica". Dopo un saggio introduttivo, Bartezzaghi mette in fila una cascata di parole impazzite: scolastiche, televisive, infantili, canzoni ricordate male, cartelli incantati... È un libro di scintille che fanno traboccare il vaso, gente talmente sicura che ci metterebbe una pietra sul fuoco, avvocati che chiedono all'imputato: "Mi dica: era presente quando è stato fotografato?" e l'immancabile mister e maestro delle frasi matte, Giovanni Trapattoni.
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Dettagli

2006
16 maggio 2006
200 p., Brossura
9788804555469

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pescanoce
Recensioni: 3/5

Libro da ombrellone.. leggero-piacevole..ricorda tanto le raccolte di svarioni dei professori che si facevano a scuola. Alcune frasi sono così assurde da sembrare irreali tipo "APE MARIA piena di grazia" o la traduzione di "CAUTION! WET FLOOR" in "CAUZIONE! PAVIMENTO BAGNATO" Da leggersi in compagnia x farsi 4 risate. Pescanoce

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La recensione di IBS

Stefano Bartezzaghi, che ha pubblicato vari libri sui giochi di parole (come Accavallavacca, Sfiga all'OK Corral e Lezioni di enigmistica) e che cura su Repubblica la rubrica di giochi Lessico e nuvole, in questo libro trascina i lettori con leggerezza nel paese delle frasi impazzite, dando nobiltà agli inciampi e alle smagliature del linguaggio, facendo ridere senza riguardi delle "bucce di banana del parlato".
L'autore raccoglie una collezione di strafalcioni a seconda della tipologia: ci sono frasi matte per una sola lettera ("procedere a passo d'uovo"), per una parte della parola ("non ne ho la più squallida idea"), per una parola ("ne sono sicuro: ci metterei una pietra sul fuoco"). E poi ci sono frasi che nascono folli perché pervertono la logica del discorso o perché vengono costruite con parole di cui il locutore non conosce il vero significato, generando così un cortocircuito di estrema comicità, tipo: "non mi allontano, resterò qui nei cipressi", oppure: "prima di tutto voglio fare una postilla".
Grandi autori di questi strafalcioni sono ovviamente i bambini, come quello che da ragazzino pensava che si dicesse "plurale mai è stasi" perché si riferiva a persone importanti che tutti le cercano ma loro sono sempre in giro. Poi abbiamo le traduzioni maldestre: come quel soldato americano della base Nato di Aviano che disse di andare al mare a "Bye-bye-One" e poi si capì che parlava di Bibione, località balneare del Veneto.
Altro luogo privilegiato per le frasi matte sono le aule scolastiche dove si sono ascoltate affermazioni del genere: "Hitler poche ore prima di morire si suicidò". O anche: "Come tutti sanno, D'Annunzio è stato uno dei più grandi estetisti" del secolo.
Bartezzaghi non si è lasciato sfuggire gli errori d'italiano contenuti in manifesti pubblicitari, avvisi, graffiti, cartelli dei commercianti, inserzioni sulle bacheche e nelle riviste. Spassose anche certe dichiarazioni fatte in pubblico, del tipo: "dobbiamo affrontare il problema alla foce", o "bisogna fare un punto più puntuale della situazione". Ma il vero maestro del genere è, anche secondo l'esperto enigmista autore del libro, l'ex allenatore della Nazionale Giovanni Trapattoni, una specie di cultore dello strafalcione, già "beccato" più volte nelle sue gag da varie trasmissioni televisive. Fu lui che nel settembre del 2000, a commento del deludente esordio sulla panchina degli Azzurri, dichiarò: "nella mia carriera ho dovuto ingoiare molti ricci". D'altronde, caro Trapattoni, "se il sintomo persiste, insultare il medico"…

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Conosci l'autore

Stefano Bartezzaghi

1962, Milano

Viene da una famiglia di enigmisti - il padre, Piero, era un famoso cruciverbista - e come autore ha esordito con un rebus nel 1971. Collabora con «la Repubblica» con rubriche di giochi (Lessico e nuvole) e di linguistica (Lapsus). Ha pubblicato numerosi volumi, tra i quali una storia del cruciverba, L'Orizzonte verticale (Einaudi 2007), Non ne ho la più squallida idea. Frasi matte da legare (Mondadori 2007), il racconto Variazioni (nel volume collettivo Questo terribile, intricato mondo, Einaudi 2008), Lezioni di enigmistica (Einaudi 2009), L'elmo di Don Chisciotte, contro la mitologia della creatività (Laterza 2009), Scrittori giocatori (Einaudi 2010), Non se ne può più - il libro dei tormentoni (Mondadori 2010), Sedia a sdraio (Salani 2011). Nell'ottobre...

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