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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Alla morte prematura del compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso, Grazia Verasani decide di scrivere un diario a posteriori per raccontare la loro amicizia, improvvisa e solida, come spesso sono le amicizie tardive.
Da questo gesto memoriale, affettivo, altrettanto improvviso e solido, viene fuori il ritratto inedito e forte di un uomo straordinario, non solo sul palco, ma anche al tavolo di un’osteria. Un uomo che ha testimoniato, con ogni sua azione, ogni sua intemperanza, ogni sua parola o nota, che la vita è fatta per discutere, che gli amici sono fatti per discutere, che la musica è fatta di punti e contrappunti, cosi come l’amore. È difficile scrivere di persone morte alle quali si è voluto bene senza tentare, come scriveva Yourcenar, di legarle al carro dei vivi, è difficile scriverne senza sottolineare le loro qualità per cancellarne i difetti, è difficile, insomma, lasciarli umani. Grazia Verasani, in questo testo lieve e dolente, divertito e doloroso, ci è riuscita.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un libro autentico e sincero scritto dalla migliore amica di Ezio e successivamente amica anche di Anna che mi ha commossa profondamente . Grazie a questa scrittrice che, oltre ad essere stata vicino ad Anna nel momento più difficile ,racconta della loro quotidianità negli anni Bolognesi post San Remo durante il successo travolgente che lo ha fatto conoscere al mondo e della straordinaria amicizia che la legava ad Ezio. E proprio attraverso chi lo ha frequentato e vissuto da vicino come lei e i suoi fantastici musicisti che la memoria aurtentica di questo artista straordinario che ha toccato il cuore di tanti resterà viva e nei nostri cuori per sempre.
Non è un libro su ezio bosso ma sul rapporto della scrittrice con lui. Onesto e chiaro, non un harmony. Può piacere o no ma va visto in questo contesto, senza giudizio alcuno sull artista. Alcuni passi sono forse noiosi, alcune descrizioni inutili ma è onesto, non dice nulla di più di ciò che vuole dire. Se si cerca la critica, il giudizio o anche solo la biografia di ezio bosso bisogna leggere un altro libro, non questo.
Mi aspettavo un ricordo commosso e accorato del musicista e dell'amico, non un racconto autocentrato pieno di particolari personali che avrebbero dovuto restare privati. Ho interrotto la lettura a tre quarti, mi sembrava di spiare dal buco della serratura. Voyeurismo a buon mercato.
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