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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Un viaggio a due attraverso l'Italia, intrapreso nel periodo più cruento della guerra, e la nascita di un'amicizia speciale.
«Franco Faggiani diffonde serenità e bellezza e ci fa recuperare la voglia di immergerci nella contemplazione della natura e dell’arte». - Luca Mercalli
Roma, aprile del 1944. L'archeologo Filippo Cavalcanti è incaricato dal Ministero di recarsi a Bressanone per controllare gli imballaggi di un carico di opere d'arte destinate alla Germania. Arrivato sul luogo, l'ormai anziano professore conosce Quintino, un intraprendente ragazzo ischitano spedito al confino in Alto Adige. Vista la situazione incerta in cui versa il Paese e il pericolo che minaccia entrambi, i due decidono di scappare insieme per riportare le opere d'arte a Roma. In un avventuroso viaggio da nord a sud, i due uomini, dalla personalità molto diversa, e nonostante la distanza sociale che li separa, avranno modo di conoscersi da vicino e veder crescere pian piano la stima reciproca. Grazie alle capacità pratiche di Quintino e alla saggezza di Cavalcanti, riusciranno a superare indenni diversi ostacoli ma vivranno anche momenti difficili incontrando sulla strada partigiani, fascisti e nazisti, come pure contadini, monaci e gente comune, disposti ad aiutarli nell'impresa. Giunti finalmente a Roma, che nel frattempo è stata liberata, si rendono conto che i pericoli non sono finiti e decidono così di proseguire il viaggio per mettere in salvo il prezioso carico tra imprevisti e nuove avventure. Paesaggi insoliti, valli fiorite e boschi, risvegliati dall'arrivo di una strana primavera, fanno da sfondo a questa vicenda delicata e toccante, una storia appassionante sul valore dell'amicizia con cui l'autore, ancora una volta, riesce a commuovere ed emozionare.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Letto e apprezzato tantissimo
Libro gradevole, ho preferito di gran lunga altri suoi libri come "La manutenzione dei sensi" e "La collina dei ciliegi". Un'avventura un po troppo surreale per il periodo storico in cui è ambientato, troppe vicende incastrate poco reali. Bella la storia di amicizia che nasce tra i protagonisti,hce vuole andare oltre i pregiudizi e alle apparenze.
Mi piace molto lo stile di quest'autore e in questo testo, molto bello come gli altri, ho apprezzato anche la sua delicata ironia
Recensioni
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«Professore, non ci sono posti lontani. Ci sono solo posti da raggiungere»
Nell’aprile 1944 l’archeologo Filippo Cavalcanti è inviato a Bressanone per controllare gli imballaggi di un carico di opere d’arte trafugate destinate alla Germania. Lì incontra Quintino, giovane ischitano arguto e sfrontato al confino in Alto Adige. Insieme decideranno di partire in un viaggio attraverso l’Italia per salvare le opere trafugate dai nazisti.
Attraverso vie secondarie e borghi sconosciuti, fiumi, boschi e colline, il professore e Quintino viaggiano in un’Italia drammaticamente divisa in due dalla guerra. Incontri fortuiti con civili che vivono – o sopravvivono – di stenti, scontri con bande di disperati e la preoccupazione di essere scoperti dai nazisti accompagnano questa coppia improbabile in un viaggio spesso pericoloso da Bressanone a Roma.
Una storia che si svolge sullo sfondo del secondo conflitto mondiale, ma dove la guerra sembra rimanere ai margini. Non esistono posti lontani non è il racconto di grandi bombardamenti, eserciti e soldati; è, piuttosto, la storia delle persone, di tutta un’Italia che affronta o subisce uno dei periodi storici più tragici. Soprattutto, è la storia di un’amicizia, mai del tutto manifesta ma sincera, fra due persone che non potrebbero essere più diverse ma in grado di completarsi e che, nell’affrontare insieme un viaggio così difficile, imparano a conoscersi e a riconoscere il valore l’uno dell’altro. Le descrizioni paesaggistiche, in un romanzo in cui la natura non è semplice sfondo ma l’immancabile protagonista della scrittura di Franco Faggiani, offrono una consolazione al conflitto fra gli uomini. Una consolazione in grado di emozionare.
Recensione di Serena Di Giovine
A cura del Master Professioni e prodotti dell’editoria - Collegio Universitario "Santa Caterina da Siena” in collaborazione con l’Università di Pavia
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