L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
John Cage, apologeta del silenzio col suo 4'33'', in un’intervista ha dichiarato il proprio disgusto verso l’opera di Glenn Branca: "Lo colpiva negativamente, pur riconoscendo un certo valore a quella musica così granitica che qualche affinità aveva paradossalmente con l'assenza del suono, [...] il modo violento e dispotico con cui Branca dirigeva le proprie composizioni, imponendo una rigida obbedienza ai suoi orchestrali. Si trattava di pura geometria e l'assoluta mancanza di imprevisti di quella musica [...] indispettiva non poco Cage, che arrivò a bollare come fascista l'approccio all'orchestrazione di Branca" (p. 21). Resta solo d'aggiungere la cronaca nuda e cruda più recente. Col nuovo millennio, per la prima volta nelle classifiche di vendita il riottoso sound anglofono è stato scavalcato dalle amene e festaiole sonorità prima latino-americane e ora spagnoleggianti. Ma già il rock s’era messo a tacere da sé, consapevole del mutamento epocale e perciò disposto al proprio suicidio-omicidio: Nirvana e Alice In Chains con l’acustico Mtv Unplugged, i Korn con “Blind” flamenchizzato, il post-/math-rock con uno stallo per lo più considerato grave quanto il progressive. 40 o 50 anni di musica giovanile buona ormai solo per i libri che, editi a ripetizione, la storicizzano considerandola una cosa finita, terminata, morta e sepolta. E, soprattutto, FALLITA. Inoltre, se si può percepire il deterioramento acustico del formato di compressione mp3, se gl’internet-dipendenti preferiscono i video di YouTube adattandosi a un audio ancor più scadente, tanto che alcune etichette vi hanno ritirato i propri prodotti giunti a vendere sempre meno, e se oggi si usa ascoltare i brani con infime casse acustiche connesse al pc, allora non c’è stato alcun vero progresso rispetto all’epoca del vinile: l'avvento del digitale ha eliminato il vecchio fruscio ma pure lo standard qualitativo d’un classico impianto stereo, riducendo la musica a una sorta di rumore di fondo. Non sarà il silenzio auspicato da Cage, però gli va molto vicino.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore