L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La parte più corposa del volume riguarda i testi (riportati e commentati nella loro interezza) di cantautori dichiaratamente schierati contro ogni tipo di violenza e ingiustizia. Introducendo il suo saggio, Bonanno sottolinea quanto sia cambiata la canzone italiana dal primo dopoguerra agli anni del boom economico. Al paese depresso e sconfortato che tentava di risorgere moralmente ed economicamente servivano testi consolatori e incoraggianti, retorici, edulcorati, che offrissero modelli stereotipati di famiglia, amore, patria. In seguito, sulla spinta delle canzoni di protesta provenienti da oltreoceano (Bob Dylan e Joan Baez), ma recuperando anche il repertorio popolare dei canti di lavoro di fine ottocento (la cui eco risuonava nella produzione di Pino Masi, Ivan Dalla Mea, Giovanna Marini, ecc.) e delle “canzoni della mala” (Strehler, Amodei, Fo, Svampa, I Gufi) portate al successo da Ornella Vanoni, iniziò a farsi strada la canzone d’autore, connotandosi come rappresentativa delle istanze politico-sociali di un intero decennio. Dopo il 1968, nuovi contenuti animarono parole e musiche di una schiera di cantautori che seppero trarre ispirazione e volontà di denuncia dalla storia contemporanea, aprendosi alla realtà circostante allora politicamente sensibile e attenta alle dinamiche di lotta e resistenza sia nei conflitti bellici internazionali, sia nello scontro esistente tra Potere e individuo. “Il nemico non è” offre un’ampia e documentata rassegna di canzoni che, con la poeticità dei loro testi, hanno saputo opporsi alle logiche del mercato, del facile consumo, del disimpegno di massa, rifiutando l’enfasi e la retorica degli anni cinquanta, e offrendo un degno contraltare al vuoto e alla futilità della produzione attuale. Le due interviste a Finardi e Lolli, riportate da Mario Bonanno a conclusione del volume, ne suggellano meritevolmente il messaggio di risoluto impegno intellettuale e politico.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore