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Già segnalato durante il passaggio del carrozzone festivaliero, il partenopeo Rosario Morisco si conferma col suo primo album ,artista da tenere sott'occhio.Prodotto dai Migliacci e scritto insieme a Principe e Socio M che qualcuno ricorderà in "Targato Na" del 2001,e Antonio Spenillo,questo debutto ha tutte le caratteristiche per non scontentare nessuno, dalle leggere orecchie pop, alle più ruvide rock, da chi ama il cantautorato impegnato e chi invece apprezza quello emozionale. Ad aprire proprio il brano sanremese "Signorsi" con il quale l'artista è riuscito a proporre un argomento delicato (Rosario è un militare che ha presenziato in diverse spedizione di pace), senza tralasciare la forma "canzone". Che le esperienze raccolte lo abbiano segnato lo si evince anche nella titletrack, più seriosa e nella dolce "diecimila km da te", dove il nostro canta una sorta di lettera scritta alla propria amata,durante una di queste spedizioni. Ma in questo cd non si racconta solo di terre di guerra e di vite che lottano per guadagnarsi la speranza.Nel cromatografo appaiono nitide anche le tinte delle storie di tutti i giorni di un 30enne di oggi, gli amori e le lotte come in "non ho tempo per odiarti" o in " un gioco instabile" prossimo singolo, dalla melodia accattivante e dall'appeal radiofonico.E mentre ti chiedi cos'è il contagioso sorriso che ti mette su "tutto si trasforma" o la voglia di cantare con le finestre aperte di "l'amore mio per te", vieni sorpreso da "Lacrime e nuvole" essenziale nel testo, solidamente scarna nell'arrangiamento eppure così forte d'impatto.Non manca qualche piccola ingenuità da debutto, come le tastiere che si sostituiscono agli archi nella già citata "un gioco istabile",oppure l'arrangiamento che fa un troppo "Fabrizio Moro" nell'altrettanto citata "diecimila km da te"...ma sono piccolezze altamente perdonabili per questo carismastico artista dal viso e lo sguardo scugnizzo a cornice di un animo nobile che sa dare ed anche raccontare con essenziale semplicità. Pienamente soddisfacente
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