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12 stelle per raccontare Margherita, che non è solo nata in via delle cento stelle come recita il titolo, perché a scuola è stata quasi bocciata in matematica, ma ha saputo schierarsi contro il fascismo; che ha amato Aldo per tutta la vita, e la sua felicità era stare con lui; che montava e smontava le biciclette, che in qualche modo l'avevano aiutata a capire la fisica; che saltava sempre più in alto, nello sport, nella ricerca, nella vita; che voleva essere un gatto, che considerava gli animali fratelli e che per questo era vegetariana; che ha scoperto le stelle per caso, e non le ha più lasciate; che è diventata una scienziata rompiscatole, ma solo per far trionfare ciò che era giusto; che ha montato una rete da pallavolo nell'osservatorio, non solo perché amava lo sport, ma perché riteneva importante fare squadra con i suoi collaboratori; che non andava mai dalla parrucchiera, anche se a tratti aveva cercato di uniformarsi agli altri; che spiegava cos'è un buco nero, perché nella scienza trovava le sue risposte; che non aveva paura di morire, e nella scienza non morirà mai. Un esempio inossidabile per tutti noi. Un bellissimo racconto, in cui si colgono tutta la stima, l'ammirazione e l'affetto di Federico Taddia.