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l'Istria che descrive l'autrice la conosco bene, negli anni 60 da bambina andavo a trovare i parenti di mio padre, esule nel 47, rimasti invece nella loro bellissima terra .Ringrazio perchè la lettura mi ha aiutato a mettere a posto qualche tassello di un quadro storico ancora troppo complicato
Guai ai vinti, se poi ci si mette di mezzo la politica può andare peggio nella terra dove erano ammesse 3 lingue dalla antica cultura asburgica. Se si prova a chiedere per quale motivo la gente del posto usasse parlare lingue slave e bestemmiare in lingua italiana, la risposta potrebbe sbalordire per le implicazioni politiche ed economiche (non certo religiose). Senza polemizzare con l’autrice si può concordare che il mondo è paese dove gli esodi forzati avvengono anche ai nostri giorni, ma pochi si interessano delle vere ragioni, a parte quelle diffuse dalla politica interessata e sempre pronta a chiedere/imporre di tacere a chi subisce una persecuzione. Del resto chi è informato saprà che nel 2009 e per il secondo anno consecutivo, sono saltate/ostacolate le celebrazioni commemorative dei defunti istriani, proprio sul territorio “dell’Europa unita”. A volte mettere un fiore su una fossa comune dei propri parenti porterebbe la pace, ma ciò risulta politicamente scorretto ed inaccettabile per chi si ritiene ancora parte in gioco. Ancora oggi il mondo è paese e di queste storie non mancano sul globo terrestre, come non manca chi polemizza perché non ci crede affatto a queste testimonianze di vita, e questo vale anche per la stampa nazionale che per anni mise a tacere fatti reali e risaputi, e vale anche per l’educazione scolastica che preferì omettere dai libri. Obbiettivamente: chi mai vorrebbe che la propria esistenza venisse dimenticata o cancellata?
La vera tragedia dell'Istria non è stata tanto la tragedia in sè, quanto il fatto che gli italiani, escluso Trieste, non l'abbiano mai avvertita come tale. Il libro della Mori, una delle memorie storiche più lucide di questa terra, riporta alla luce questa tragedia attraverso tante storie semplici ma terribilmente profonde e tragiche, e sono proprio queste storie che danno spessore a tutto il testo. Un libro davvero commuovente che raggiunge vette altissime quando l'autrice narra le proprie storie e i propri ricordi.
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