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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2014
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Gustoso, ricco di notizie storiche, scritto magnificamente (non a caso vinse l Premio Strega nel 2000). Dopo aver letto molti libri su Napoleone, leggere questo romanzo storico è stata una ottima scelta. Ferrero si dimostra molto fine nell'indagare la psicologia di molti personaggi Sebbene sia ambientato nel suo soggiorno elbano 1814-15. La profonda conoscenza storica dell'autore fa rivivere a Napoleone molte imprese del suo passato con malcelata nostalgia. Da quelle vissute con le sue tante donne a quelle coi suoi famigliari, dalle sue battaglie alla sua sconfitta di Waterloo. Dai tanti cortigiani e lacchè che gli girarono attorno ai fedeli servitori che gli stettero vicino fino alla fuga. Dai cavalli di cui era un grande appassionato ai cani che lo seguivano in battaglia. Dal fedele Alì, mamelucco suo servitore recuperato in Egitto, alla sua grande biblioteca da viaggio. Dai suoi riferimenti storici ai grandi del passato ai sovrani del suo tempo (inglesi, austriaci, russi, francesi). È il modo in cui è stato scritto a rendere sublime la lettura di un libro che credevo di impiegare più tempo a leggere e invece mi è scivolato fra le mani in pochi giorni.
Sotto l'effimero, residuo potere di un Napoleone che fa il verso a se stesso si dimenano le miserie e le smanie di un'umanità adulante, ambiziosa, piccola piccola. Il minuscolo regno elbano come metafora di un provincialismo eterno degli italiani, pronti a servire chiunque, purché ne ottengano il loro meschino tornaconto. Stile elegante, mordace, con pagine molto intelligenti sulla natura, troppo umana, di chiunque.
Recensioni
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