In una carriera che abbraccia più di mezzo secolo, il pianista e compositore Jacques Loussier ha inciso un gran numero di registrazioni esplorando i confini tra musica classica e jazz. A partire dal 1959 con il suo Play Bach Trio, e successivamente con altre formazioni, Loussier ha spinto gli appassionati di jazz e di musica classica a rivalutare le affinità e i punti d’incontro tra questi due generi musicali. Cinquanta anni dopo gli audaci esordi con il Play Bach Trio, l’etichetta Telarc celebra l’80° compleanno di Loussier, nato il 26 ottobre 1934, con la pubblicazione di due raccolte che offrono uno spaccato della sua produzione: “My Personal Favorites: The Jacques Loussier Trio Plays Bach” (TEL-35319) e “Beyond Bach: Other Composers I Adore” (TEL-35342). Entrambe le raccolte propongono brani selezionati dallo stesso Loussier e, come suggeriscono i titoli, la prima è incentrata sulla rilettura di opere di Bach, mentre la seconda spazia tra più compositori. Protagonista di “My Personal Favorites” è principalmente il trio che Loussier ha formato nel 1985 con il batterista André Arpino e il contrabbassista Vincent Charbonnier, poi sostituito da Benoit Dunoyer De Segonzac. La selezione di brani non solo attinge ai più grandi successi di Loussier, ma mostra anche come il suo stile e quello del trio si sia sviluppato nel corso del tempo. Spiccano tra le registrazioni alcuni grandi classici di Loussier come l’Aria sulla quarta corda o il Preludio N. 1 in Do maggiore da "Il Clavicembalo ben temperato", che è in assoluto il primo brano di Bach arrangiato in un contesto jazz da Loussier, o ancora la Toccata e Fuga in Re minore che è il brano con cui il trio ha debuttato a Parigi nel 1959.
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