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25
2019
21 marzo 2019
160 p., Brossura
9788833932743

Descrizione

Basta un’ora per leggere questo volume, e sarà un’ora ben spesa, che darà a chiunque gli strumenti per difendersi dal rigurgito nostalgico che sta montando dentro e fuori il chiacchiericcio sguaiato dei social.

«L'idea che nel Ventennio ci sia stato un "regime buono" è dura a morire. Dalla mafia al welfare, uno storico smonta le bufale fascistissime. Che sottotraccia (neanche troppo) sono ancora tra noi» - Robinson

Tutti i luoghi comuni sul duce smontati uno a uno, perché mai come oggi è necessario smentirli (ancora una volta). Una bussola essenziale per capire il presente

Dopo oltre settant’anni dalla caduta del fascismo, mai come ora l’idra risolleva la testa, soprattutto su Internet, ma non solo. Frasi ripetute a mo’ di barzelletta per anni, che parevano innocue e risibili fino a non molto tempo fa, si stanno sempre più facendo largo in Italia con tutt’altro obiettivo. E fanno presa. La storiografia ha indagato il fascismo e la figura di Mussolini in tutti i suoi dettagli e continua a farlo. Il quadro che è stato tracciato dalla grande maggioranza degli studiosi è quello di un regime dispotico, violento, miope e perlopiù incapace. L’accordo tra gli studiosi, che conoscono bene la storia, è piuttosto solido e i dati non mancano. Ma chi la storia non la conosce bene – e magari ha un’agenda politica precisa in mente – ha buon gioco a riprendere quelle antiche storielle e spacciarle per verità. È il meccanismo delle fake news, di cui tanto si parla in relazione a Internet; ma è anche il metodo propagandistico che fu tanto caro proprio ai fascisti di allora: «Dite il falso, ditelo molte volte e diventerà una verità comune». Per reagire a questo nuovo attacco non resta che la forza dello studio. Non resta che rispondere punto su punto, per mostrare la realtà storica che si cela dietro alle «sparate» della Rete. Perché una cosa è certa: Mussolini fu un pessimo amministratore, un modestissimo stratega, tutt’altro che un uomo di specchiata onestà, un economista inetto e uno spietato dittatore. Il risultato del suo regime ventennale fu un generale impoverimento della popolazione italiana, un aumento vertiginoso delle ingiustizie, la provincializzazione del paese e infine, come si sa, una guerra disastrosa. Basta un’ora per leggere questo volume, e sarà un’ora ben spesa, che darà a chiunque gli strumenti per difendersi dal rigurgito nostalgico che sta montando dentro e fuori il chiacchiericcio sguaiato dei social.

Valutazioni e recensioni

3,4/5
Recensioni: 4/5
(126)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Semplicemente pessimo Uno storico dovrebbe essere o almeno cercare di essere il più imparziale possibile e contestualizzare il periodo storico che racconta, ovviamente questi obiettivi sono miseramente falliti in quest'opera

Recensioni: 5/5

Il libro dice cose ben note, che persino gli storici "revisionisti" ammettono tranquillamente. Si legge volentieri, non è pesante né difficile. L'editore è molto serio. Perché allora una valutazione dei lettori così bassa? 3,4/5 è un po' scarsa. Viene il dubbio che molti preferiscano credere che le cose stiano come vuole certa propaganda. E che libri così gli diano fastidio

Recensioni: 5/5

Magari non è scritto perfettamente e all'inizio si fatica a comprendere il filo conduttore del libro, che di fatto è una confutazione delle "idiozie" (come indicato nel sottotitolo) che circolano a sostegno del periodo fascista e di Mussolini. Magari un approccio più a domanda e risposta avrebbe funzionato meglio. In ogni caso si tratta di un testo molto ben documentato e che considero imprescindibile per sfatare certi miti nostalgici tutt'altro che veri e soprattutto tutt'altro che democratici.

Recensioni: 5/5

Agile pamphlet sulle stupidaggini che circolano (spesso anche un bocca ai ragazzi!) sul fascismo e le cose buone che avrebbe fatto Mussolini. Che, sicuramente, qualcosa di buono avrà pur fatto in vent'anni, per Diana, considerato, peraltro, il consenso massivo di cui godeva. E tuttavia Mussolini è stato il capo di una dittatura brutale di cui l'autore di questo libro smonta, una ad una, quelle che, nella vulgata, sono state le "tante cose buone". Da leggere come un grande strumento di demistificazione.