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Il libro è molto interessante per la sua imparzialità, quando spesso in italia si sente parlare di fascismo, si è di fronte ad una persona con idee di destra o sinistra, incapace di raccontare la storia in modo oggettivo. Il libro non di grandi dimensioni, non dà una ricostruzione dettagliata dell'epoca, ma di sicuro oggettiva, mettendo in evidenza il fascismo e raccontandone i danni, non perché di sinistra, ma perché è stato un periodo catastrofico per lo stato italiano, e raccontando Mussolini per quello che in fondo era, da uomo ambizioso, violento e spegiudicato, che passa da socialista a uomo di destra, da uomo guida dei paesi autoritari, a cagnolino di Hitler dopo che il Nazismo ha copiato e superato in prestigio il Fascismo, motivi non da poco vista la rielaborazione del fascismo attuale, in chiave bonaria. Da notare i profondi legami fra l'italia di adesso ed il fascismo di allora, di cui ne ricalchiamo chiaramente lo stampo, visto il peso che la società segreta P2, che andando al governo ha perfettamente ricalcato, in particolare sullo svuotamento della costituzione e il controllo dell'informazione, che il fascismo ha attuato nel ventennio per installare la dittatura, e che centro-destra e centro-sinistra stanno copiando. Per questo il libro deve essere letto per capire l'italia di adesso, due esempi: da cosa deriva l'eccessivo studio nella scuola di materie umanistiche? e la burocrazia? non sono altro che imposizioni di stampo fascista mai cancellate. Belle soprattutto le descrizioni della nascita del fascismo, con la descrizione di Giolitti, uomo autoritario di cui l'autoritarismo è trascurato nell'insegnamento scolastico. Il grande limite che questo libro è di fermarsi al 1994, in quanto è da lì che si ha l'alba dei neofascisti, e non postfascisti come vorrebbero essere chiamati per minimizzare i loro intenti. Il libro insegna che il fascismo non è morto, e lotta con noi.
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