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Scuola, religione e riformismo tra Montecitorio e Palazzo Marino. Un dibattito lungo un secolo. Interventi di Filippo Turati, Leonida Bissolati e i riformisti milanesi.
All'inizio del '900 in un'Italia dall'identità ancora incerta si apre il dibattito su scuola e religione: l'Italia unita sta diventando una nazione cattolica, vengono al pettine i nodi irrisolti del Risorgimento.I leader del socialismo italiano, Turati e Bissolati, senza timori e incertezze pongono al centro del dibattito il problema della laicità dello Stato, del ruolo del riformismo, della scuola pubblica, che sono ancora di assoluta attualità. E dipingono un ritratto dell'Italia molto diverso da quella di oggi, un'Italia in cui i politici si assumevano la responsabilità di una visione e di un progetto. Nel Consiglio comunale di Milano come nel Parlamento nazionale, oltre un secolo fa, i riformisti socialisti smentiscono quell'identificazione tra riformismo e compromesso che ancora oggi è oggetto di discussione. Da questo dibattito originano molte cose: la scissione della massoneria, la spaccatura tra riformismo socialista e cattolici, la contrapposizione tra le due sponde del Tevere.
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