Mozart deve morire

Vienna 1811, Napoleone incombe, ma la musica di Mozart resiste a tutto e a tutti. In fondo, l’insuperabile Maestro è morto da soli vent’anni. Ma come è morto? Da questa domanda parte una indagine avvincente di Cherubino Hofner, giornalista alla gazzetta cittadina “Die Wiener Stimme”, che tiene il lettore con il fiato sospeso; un libro pieno di colpi di scena e di capovolgimenti di fronte che mischia sapientemente fatti reali e invenzioni spettacolari. Un nuovo imperdibile libro di Max e Francesco Morini che, pur allontanandosi dalla loro amata Roma, mantengono la loro scrittura intrigante, coinvolgente e ricca di humor.

E' un libro che si legge molto velocemente, senza veri colpi di scena o azione, ma è un buon libro di cui immaginavo il finale, specie dopo tutte le leggende su tanti artisti che secondo alcuni non sono morti ma si sono nascosti chissà dove, e magari per alcuni di loro è pure vero, non lo sapremo mai in ogni caso. Lo consiglio a chi vuole un libro poco impegnativo per l'estate.

Subito acquistato con curiosità ed entusiasmo, ma poi che delusione. L'idea in sé è buona, ma per nulla originale, visto che sulla morte di Mozart si diffondono complotti, storie, voci & leggende da oltre 200 anni. Gli autori sembrano aver preso tutti i luoghi comuni più diffusi sul grande compositore di Salisburgo (con ben poca seria documentazione storica) e scritto un giallettino piuttosto sbiadito che si legge velocemente e, ahimè, altrettanto velocemente si dimentica in quanto molto, troppo semplice, quasi puerile, in una parola: superficiale (ma tanto). Peccato, vedere due giallisti italiani affrontare l'argomento mi intrigava assai, ma direi che ogni aspettativa è stata delusa. Non è scritto male, si legge bene, ma la sensazione è più di un omaggio di due appassionati (anche se non particolarmente esperti) che di due veri autori di gialli. Qualche spunto interessante c'è, ma sembra puntualmente provenire dal film "Amadeus" di M. Forman (del quale vengono citate diverse battute). Ho trovato inoltre anche qualche anacronismo, come la fotografia della moglie del direttore del giornale sulla scrivania dello stesso. Fotografia? Nel 1811?!? Anche la descrizione del mondo giornalistico sa di moderno, per non parlare di come si esprimono e si comportano i personaggi. Il finale, infine, lo si comincia a intuire già a metà, visto che le molte piste non hanno uno sviluppo, muoiono praticamente tutte sul nascere. Insomma, se volete leggere un grande libro sulla morte di Amadeus, non un romanzo, men che meno un giallo o presunto tale, fiondatevi su "La morte di Mozart" di Piero Buscaroli che indaga e sviscera a fondo gli ultimi 10 anni di vita del nostro Wolfgang dando una visione molto spesso innovativa e facendo piazza pulita di leggende e dicerie. Se invece la vostra intenzione è passare un paio d'ore in piacevole compagnia di una lettura leggera e senza pretese a fantasticare sulla morte del grande compositore austriaco, allora questo libro fa per voi.