Dukla è una cittadina della Polonia meridionale, ai piedi dei Carpazi, vicino al confine slovacco, quasi sempre coperta di neve. La piazza del mercato sembra concentrare in sé tutto il mondo, e il vento che vi soffia arriva direttamente dall'Alaska e dalla Siberia. Dukla sembra esercitare una sorta di attrazione magica sul narratore del libro, che da qui prende le mosse per un viaggio nell'altra Europa, quella nascosta e affascinante dell'Est. Stasiuk racconta con ironia e profondità luoghi e persone, le distruzioni del comunismo e le finte costruzioni del capitalismo, la natura fredda e incontaminata e quella piegata alle esigenze umane. Un libro corrosivo e poetico di un grande scrittore dissidente.)
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