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In occasione del convegno «Modalità e Substandard», svoltosi a Forlì dal 26 al 27 ottobre 2000, si è riflettuto ad ampio raggio sul fenomeno della modalità, cercando allo stesso tempo di mettere a fuoco diverse concezioni di substandard con le relative strategie di modalizzazione. I numerosi studi, presentati spesso in chiave contrastiva, indicano che la modalità si manifesta nell’attuazione di una strategia comunicativa in cui i più svariati mezzi linguistici (dall’intonazione alle particelle, dagli avverbi alle locuzioni più complesse, dalle iterazioni alle dislocazioni) vengono utilizzati soprattutto per far emergere «la posizione soggettiva del parlante» (E. Radtke). Oltre alla funzione della «marcatezza» ne sono riconoscibili anche altre, ma tutte sembrano in qualche modo connettersi alla relazione tra locutore, enunciato e contesto, cioè al ruolo fondamentale che il parlante svolge nella comunicazione per esprimere la propria conoscenza, la propria valutazione, la propria volontà in merito alla realtà di cui si parla.
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