Cinque millenni sono trascorsi da quando gli uomini della Terra iniziarono a porsi le domande relative alla forma e all'estensione del suolo su cui vivevano, si muovevano, si confrontavano, cacciavano, e a quelle delle acque più o meno profonde su cui navigavano. Le domande naturalmente riguardavano anche il cielo, la cui natura era ancor più misteriosa di quella del suolo e delle acque, e che ricordava loro per molti versi l'altro elemento che conoscevano: il fuoco, quello che veniva dai fulmini e dal Sole. Ma le stelle per molto tempo vennero credute non fuoco di "soli" lontani, bensì lapislazzuli inchiodati sul cristallo della volta celeste. Le religioni, soprattutto quelle monoteistiche, queste ultime giunte più tardi nello scorrere della storia, contribuirono a falsare più o meno marcatamente le impressioni originarie dell'uomo primitivo. In particolare la religione cristiana che si radicò soprattutto nel "vecchio continente", impedì qualunque ricerca della verità sulla Terra e sul Cosmo, che non fosse conforme alle "sacre scritture". Lo fece testardamente, per quasi due millenni, purtroppo utilizzando mezzi coercitivi che andavano ben al di là del messaggio del Cristo, messaggio d'amore, di pietà e di perdono. Nel giro degli ultimi quattro secoli il coraggio, la volontà, l'intuizione, la saggezza, la capacità di un pugno di uomini, hanno svelato e "misurato" tutto (o quasi tutto) quanto riguarda non solo il nostro pianeta, ma anche parecchio di ciò che sta nel "sistema solare". Molto deve essere ancora indagato e scoperto: la voglia di conoscere e di sapere dell'uomo, non conosce limiti. Questo scritto riassuntivo vuole ricordare, soprattutto ai giovani che si interessano di geomatica, il lungo percorso che ha portato oggi a vedere e misurare la Terra dal suo esterno, cioè dallo spazio. Una precisazione: abbiamo lasciato tutte le citazioni nelle lingue originali, senza tradurle perché crediamo che i Lettori non abbiano difficoltà a intendere il latino (lingua ufficiale della scienza per molti secoli, così come lo è tuttora per la religione cristiana) e anche inglese e francese. Quale eccezione, abbiamo creduto opportuno tradurre le citazioni in tedesco, lingua non così diffusa così come le due precedenti.
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