Come si fa a spiegare ai bambini senza annoiarli il valore del bene comune e di come il mondo possa essere visto con occhi diversi? Non certo con prediche, ma con modelli di comportamento degli adulti, anzitutto. E anche con qualche bel racconto e qualche buona lettura come questo albo scritto dal presidente del gruppo editoriale Gems in tono leggero, ironico, accattivante, una o due righe a pagina, con un ritmo iterativo e altalenante che diverte e avvince il piccolo. Che legge direttamente o ascolta e guarda le illustrazioni che narrano a loro volta, facendo vedere quello a cui le misurate parole si limitano ad alludere. Narrare non è solo scrivere parole ma anche disegnare immagini, perché un significato più completo scaturisca dall'integrazione dei due linguaggi. Prima pagina: "Il mio papà va in ufficio con un autista e un'auto a otto portiere"(una limousine), a fronte:"Il mio papà ci va con due autisti e un'auto con così tante portiere che non le ho mai contate tutte" (il metro); voltiamo pagina: "Il mio papà ha enormi responsabilità"(presiede una riunione d'affari con tanto di slide e grafici), di fronte: "Il mio papà ha nelle mani la vita di centinaia di persone"(è un infermiere che controlla le flebo) e così via. Allora, un papà è cattivo e l'altro bravo? Niente manicheismi, per carità. I papà "Più" (che pensano che i loro bambini debbano avere i regali più costosi, le vacanze nei posti più belli ecc.) e i papà "Come" (per i quali ogni bambino è come tutti gli altri, né più né meno importante, e le cose vanno fatte e usate in comune, così si è tutti importanti) semplicemente "sono diversi scrive Gherardo Colombo nella breve prefazione improntata al buon senso ma anche loro hanno qualche cosa in comune. È una cosa che sta alla fine del libro, e che non voglio svelarvi, perché credo che a tutti piacerà scoprirlo senza il mio aiuto". Fernando Rotondo
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