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Minion è il primo volume di una serie urban fantasy che purtroppo in Italia non ha avuto una grande fortuna, infatti, è stata interrotta al quarto volume mentre in lingua originale erano dodici. Mi dispiace perché è una serie molto interessante e fuori dai soliti schemi nonostante abbia qualche difetto. Ma passiamo al libro. Il mondo creato dall'autrice è molto particolare e intricato perché mescola religione cristiana, i templari, mitologia africana, mitologia vampiresca/demoniaca e il mondo contemporaneo fatto di droga, sesso, amore, musica e malavita. Bisogna ammettere che tutto questo non viene gestito in maniera lineare e potrebbe lasciare il lettore un po' spiazzato, inoltre qualche personaggio avrebbe avuto bisogno di essere un po' più approfondito ma in fin dei conti, sono interessata a leggere il libro successivo. La protagonista è Damali, una cantante orfana che è stata cresciuta dai discendenti delle tribù bibliche. Ogni discendente ha dei poteri e tutti hanno il compito di proteggerla e aiutarla. Conducono una doppia vita: di giorno si esibiscono nei vari locali della zona mentre di notte vanno a caccia di vampiri. Al suo 21esimo compleanno i poteri di Damali diventano più forti perché in realtà lei è una... il resto scopritelo leggendo la serie. Secondo le autrici americane la storia dovrebbe migliorare dal terzo libro in poi, vorrà dire che leggerò gli inediti in lingua inglese.
Avvincente romanzo, grondante quel giusto pizzico di attrazione fisica, erotismo, sangue e violenza, dove le forze della luce (costituite dalla cacciatrice di vampiri del millennio, i suoi protettori ed i guardiani sparsi in tutto il mondo) si contrappongono a quelle del male (demoni vs vampiri, questi ultimi organizzati in una struttura gerarchica altamente definita, con i loro tirapiedi umani collusi in attività illecite e corrotte, a braccetto col potere). La terra costituisce la cosiddetta “zona grigia”, eletta da queste forze contrapposte a loro territorio di scontro. La trama vibra di sentimento e di sensibilità: una collana di perle il cui materiale è molteplice (saggezza africana, astrologia, esoterismo, telepatia, energia e credi universali...). Una frase, a mio avviso, sigla l’articolata anima di questo primo libro della leggenda di Damali: “Mi fidavo di te, ma non mi fidavo delle mie paure. La paura è un’emozione terribile, ti induce a vedere le cose da un punto di vista estremamente ristretto. Non volevo perderti a favore delle tenebre”. Già acquistati il nr. 2 “Il Risveglio” ed il nr. 3 “Braccato”: vale sicuramente la pena di leggerli!!!
Il libro in questione, secondo il mio modo di vedere le cose, ha dei lati positivi ma anche parecchi negativi. Partendo dai negativi posso dire che la storia è troppo infarcita di religione, caratteristica che insieme all'amore sdolcinato detesto. Insomma è il primo romanzo di una lunga serie che tratta di vampiri e l'autrice descrive la cacciatrice e i guardiani a mio parere come la congrega dell'inquisizione e i vampiri alla stregua degli aiutanti di Lucifero, coscienti di essere dannati e inferiori a Dio nonostante in genere si vantino della loro superiorità, in pratica tendono ad essere autodistruttivi. Un'altro lato negativo è la vena omofobica che ho percepito. Forse è solo la mia impressione però l'autrice ha associato l'omosessualità alla lussuria attribuendola al cattivo del romanzo, cioè al male. Ecco, peccato che la Banks abbia puntato molto sull'aspetto religioso perchè poteva essere davvero un ottimo inizio di una serie infatti, e qui passiamo all'aspetto positivo, la storia, sebbene l'inizio è un pò lento, procede bene e appassiona fine al finale che lascia in sospeso il racconto incuriosendo non poco. Nonostante tutto, a differenza del libro precedentemente recensito, ho intenzione di leggere il seguito sperando in qualche colpo di scena intrigante anche se vedendo la religiosità dell'autrice ho qualche dubbio a tal proposito.
Recensioni
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