È l'estate del 1946. L'Italia porta ancora vivi i segni e le ferite della guerra, eppure è tutta pervasa da energie di rinascita. Anche per due fanciulle di buona famiglia è il momento di aprirsi alle emozioni e alle responsabilità della vita adulta: Emma compie diciotto anni, e la grande festa organizzata da suo padre nel parco della loro villa in campagna è il primo momento di vera spensieratezza dopo i lunghi mesi di coprifuoco; per Marzia, poi, alla sua prima uscita mondana dopo il collegio in Svizzera, i festeggiamenti e la vitale sfrontatezza della coetanea sono un'emozione inebriante. L'incontro tra Emma e Marzia è di quelli fatali. In mezzo alla campagna infuocata, coperto dal frinire dei grilli, rinfrescato solo per qualche istante dall'acqua gelida del ruscello dove le due amiche nuotano, nude e non viste, nasce tra Emma e Marzia un amore sensuale e assoluto. Un amore costretto a fare i conti con l'inevitabile pregiudizio, con l'ambiguità, le meschinerie, la volgarità del mondo degli adulti. In queste pagine il lettore troverà un racconto di incantevole leggerezza e insieme di sottile precisione psicologica, che indaga il tema coraggioso della passione tra due donne senza alcuna morbosità. La penna di Guido Conti è capace di estrema, raffinata rarefazione ma anche di una terragna, sensuale concretezza, che insieme danno vita a una storia d'amore vibrante, universale e irripetibile. )
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