Che cosa differenzia un expat da un migrante? In questo libro si parla di expat e di migranti mescolando con misura considerazioni generali e racconti di storie anche autobiografiche. Lo si fa dall’esterno, cioè da parte di chi osserva l’ondata di migranti infrangersi, in senso reale e in senso metaforico, sulle coste dei paesi-fortezza. E lo si fa dall’interno, ossia a partire dalla condizione di chi ha provato l’espatrio e/o la migrazione, due aspetti di un fenomeno antico e moderno. L’autrice si interroga sulla propria migrazione, da Milano, Italia, a Göttingen, Germania Ovest prima, e poi, dopo la riunificazione, semplicemente Germania. Ma è in effetti una migrazione, o è più indicato parlare di espatrio? E lei, è un’expat o una migrante? Nonostante gli expat abbiano i documenti in regola, denaro in banca e un buon posto di lavoro, la vita non è rosea neanche per loro. Tanto meno lo è per i migranti che nessuno vuole, “povera gente! lontana da’ suoi, in un paese qui che le vuol male”. Eppure entrambi conoscono qualcosa di speciale: la libertà di migrare. )
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