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Dettagli

2022
7 giugno 2022
160 p., Brossura
9788807034947

Descrizione

Jinbōchō, Tōkyō: il quartiere delle librerie, paradiso dei lettori. Benché si trovi a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni, è un angolo tranquillo, un po' fuori dal tempo, con file di vetrine stipate di volumi, nuovi e di seconda mano. Non tutti lo conoscono, i più vengono attratti dalle mille luci di Shibuya o dal lusso di Ginza, e neppure Takako – venticinquenne dalla vita piuttosto incolore – lo frequenta, anche se proprio a Jinbōchō si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni: un negozio di appena otto tatami in un vecchio edificio di legno, con una stanza adibita a magazzino al piano superiore. È il regno dello zio Satoru, che ai libri e alla Morisaki ha dedicato la vita, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. Entusiasta e un po' squinternato, Satoru è l'opposto di Takako, che non esce di casa da quando l'uomo di cui era innamorata le ha annunciato che sposerà un'altra. Ed è proprio lui, l'eccentrico zio, a lanciarle un'imprevista ancora di salvezza proponendole di trasferirsi al piano di sopra della libreria in cambio di qualche ora di lavoro. Takako non è certo una gran lettrice ma, quasi suo malgrado, si lascia sorprendere e conquistare dal piccolo mondo di Jinbōchō. Tra discussioni sempre più appassionate sulla letteratura moderna giapponese, un incontro in un caffè con uno sconosciuto ossessionato da un misterioso romanzo e rivelazioni sulla storia d'amore di Satoru, scoprirà pian piano un modo di comunicare e di relazionarsi che parte dai libri per arrivare al cuore. Un modo di vivere più intimo e autentico, senza paura del confronto e di lasciarsi andare.

COME COMINCIA
Il mio soggiorno presso la libreria Morisaki durò dall'inizio dell'estate fino alla primavera.
Abitavo sommersa dai libri in una stanza al primo piano, un ambiente buio e angusto, umido, pervaso dell'odore di muffa tipico della carta vecchia.
Ciò nonostante, il ricordo di quelle giornate è ormai parte di me perché è proprio lì che la mia vita, la mia vera vita, è cominciata. Senza quell'esperienza tutto sarebbe stato molto più scialbo, banale, piatto.
Un posto importante, indimenticabile: questo è per me la libreria Morisaki.
I ricordi di quel periodo sono ancora vividi, pronti a emergere dai recessi della memoria.

Valutazioni e recensioni

3,4/5
Recensioni: 4/5
(63)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Attraverso le pagine di questo libro, ho intrapreso un viaggio intimo e delicato, ambientato a Tokyo, nel quartiere delle librerie di Jinbocho. Una sorta di rifugio, sia per la protagonista che per me lettore, tra i libri, dove l'atmosfera è innegabilmente affascinante. Anche i personaggi secondari, come i clienti della libreria, sono descritti con cura, contribuendo a creare un quadro vivido e autentico della vita nel quartiere. Un'ode alla lettura: perdersi tra i libri e ritrovare se stessi; un inno al potere dei libri di lenire le ferite dell'anima e di aprire nuove prospettive. Ogni pagina è permeata da una contagiosa passione per la lettura ed invita il lettore a immergersi in un mondo fatto di carta e inchiostro, dove le storie prendono vita e le emozioni si fanno intense.

Recensioni: 5/5

Libro gradevole ma che non riesce a tenere il livello della prima parte (di grande spessore) fino alla fine, con un finale che sembra buttato lì tanto per chiudere. Peccato perché c'erano molti elementi che meritavano di essere approfonditi. Non so se esista veramente quel quartiere, ma da amante dei libri mi ha fatto venir voglia di andare a Tokyo. Una menzione a parte merita la fantastica copertina, complimenti.

Recensioni: 5/5

Comfort book piacevole. Senza pretese ma consigliato

Recensioni: 5/5

Come ho anticipato nel titolo, di questo libro salvo la copertina deliziosa e il glossario finale che chiarisce alcuni termini giapponesi. É un romanzetto rosa con scrittura elementare e storia che si sviluppa in modo banale. Sono tornata da poco da un viaggio in Giappone e penso di aver ritrovato la timidezza e riservatezza nipponica dove “ognuno deve stare al suo posto”, l’amore per il cibo che diventa quasi filosofia, cibo che per noi occidentali risulta insipido sia nel dolce che nel salato; anche questo libro risulta insipido..