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Davvero molto interessante il primo scritto, dove keynes racconta la sua esperienza ai trattati di pace successivi della prima guerra mondiale,descrivendone le "missioni" in cui fu coivolto e i personaggi con cui ebbe a che fare, in una trattativa degna di un thriller. Il secondo, più corto,invece mi ha interessato meno
In tempi di mercati onnipotenti, fanatici neo-liberisti e spregiudicati turbo-capitalisti, il confronto con l’equilibrio e la saggezza di Keynes costituisce un’autentica boccata d’ossigeno. La prima parte di quest’opera, “Melchior: un nemico sconfitto” ci riporta alle complesse trattative di pace post Grande Guerra (cui Keynes partecipò in qualità di rappresentante del Tesoro britannico) e rivela l’estrema lungimiranza dell’economista, tra i pochi ad intuire immediatamente i rischi che l’Europa avrebbe corso imponendo inique condizioni di pace alla Germania (“questa non è una pace ma un armistizio di 20 anni”, preconizzò un altro sagace protagonista di quei colloqui, il Maresciallo Foch). Di indubbio interesse anche il secondo scritto, che completa e dà il titolo al volume, come il precedente “Melchior” concepito per una lettura privata ed in seguito pubblicato dagli esecutori testamentari per espresso volere di Keynes; ne “Le mie prime convinzioni”, partendo da una polemica con lo scrittore D.H. Lawrence, il celebre studioso parla del Bloomsbury group, del milieu culturale della Cambridge degli inizi del ‘900 e delle idee che circolavano tra i più anticonformisti intellettuali dell’Inghilterra edoardiana, tutti fattori di capitale importanza nella definizione del sistema di pensiero keynesiano che tanto influenzerà la storia del XX secolo.
E' una raccolta di due conferenze tenute negli anni precedenti la seconda guerra mondiale da Keynes ad alcuni amici, facenti parte di un circolo famoso di Cambridge, attivo fin dall'inizio del secolo e di cui facevano parte scrittori, insegnanti, scienziati e gente del genere. Tutte e due sono state pubblicate -per volontà dell'autore- solo dopo la sua morte, a causa di pesanti giudizi su persone allora ancora in vita. La prima riguarda l'esperienza di Keynes durante la Conferenza di Pace dopo la fine della prima guerra mondiale e la sua conoscenza di un banchiere tedesco, ebreo, che attirò l'attenzione e l'ammirazione del Nostro. La seconda riguarda invece la filosofia di fondo della partecipazione a quel Circolo di cui dicevo prima.
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