Documenti, ricerche e testimonianze di un operatore di pace.
La missione in Iraq può essere considerata come uno dei capisaldi degli interventi all’estero eseguiti dal Corpo Militare della Croce Rossa Italiana dopo la Seconda guerra mondiale. Il concorso fornito nel territorio iracheno alle forze del Contingente italiano impegnate nell’operazione “Antica Babilonia” da parte del personale del Corpo Militare CRI, affiancato dalle “sorelle” del Corpo delle infermiere volontarie, si dimostrò assolutamente di spessore e valore, come risulta dai numerosi encomi e riconoscimenti di autorità ed Enti civili e militari riportati anche in questo testo. La permanenza in territorio iracheno del personale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, protrattasi dal giugno 2003 al novembre 2006, ha visto impiegati in totale 1.054 uomini e può essere considerata come un’ulteriore prestigiosa pagina nella storia del Corpo, ausiliario delle Forze Armate dello Stato. L’ospedale da campo Role 2+ e la 68^ Unità sanitaria, presenti nella base italiana di Camp Mittica, sono stati due presidi preziosi per la cura dei nostri militari e soprattutto per l’assistenza medica alla popolazione irachena, svolta sia all’interno del compound sia nei villaggi della provincia del Dhi Qar. I militari del Contingente italiano si sono impegnati per portare la pace, la sicurezza e la stabilità in un Paese nobile e ricco di storia attraverso lo svolgimento di attività di alto valore umanitario, al fine di rafforzare la coesione di un popolo martoriato dalle guerre. La missione, che riscosse il plauso delle autorità del governatorato del Dhi Qar, dei comandanti militari americani e dei vertici dei Paesi della Coalizione, va giustamente ricordata in quanto costituì la base di un primo reale reinserimento del nuovo Iraq nel contesto delle altre nazioni del Medio Oriente. Nel volume “La mia Nassiriya” il tenente colonnello Claudio De Felici, referente per la comunicazione del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, ricostruisce in modo scrupoloso, puntuale e rigoroso le vicende storiche della missione in tutte le sue declinazioni, con dovizia di particolari e attenta ricostruzione storica: dalla glorificazione dei momenti salienti alla rievocazione delle principali commemorazioni e cerimonie avvenute durante il suo periodo di comando della 68^ Unità sanitaria CRI, dalla memoria e dal compianto per i Caduti all’esaltazione retorica di episodi e figure che fanno parte, a distanza di quasi nove anni dalla fine di quella gloriosa missione, della memoria storica del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Il testo è arricchito con numerosi documenti, varie testimonianze e un vasto repertorio iconografico per lo più inedito.
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