Studiare non è certo un'attività come le altre, non c'è niente di semplice, di meccanico o di ripetitivo, inoltre è necessario mettersi sempre in discussione. Sono davvero numerosi gli ostacoli che si parano davanti agli studenti di tutte le età. Alcuni entrano in crisi subito, già alle elementari; altri vanno lisci come l'olio per diversi anni, spesso sono ottimi studenti per un pezzo di strada anche lungo, poi a un certo punto arriva lo scoglio: un professore ostico, una verifica in cui prendi il primo 4, un argomento incomprensibile, un esame impossibile da superare. Di solito, di fronte a risultati poco incoraggianti, si dà la colpa al poco impegno, alla distrazione (sarà che ha trovato la ragazza! Sento spesso dire da miei colleghi insegnanti; è l'adolescenza, è distratto!); a volte si pensa di non essere portati per una materia, addirittura di non essere abbastanza intelligenti (di solito sono stupidaggini). Capita anche che uno studente decida di cambiare scuola, o facoltà, o addirittura di smettere di studiare. L'impegno, così come l'intelligenza, sono doti importanti. Ma poi, cos'è l'intelligenza? Solo quella che ti fa capire e ricordare al volo un concetto (tra l'altro, per ricordare ci vuole memoria, non intelligenza), oppure è anche l'insieme delle capacità che ti fanno capire come organizzarti, quando e quanto studiare, quando e quanto impegnarti? Sicuramente ci sono studenti, forse tuoi compagni di classe o facoltà, a cui sembra che sia tutto facilissimo, ma probabilmente non è solo una questione di talento innato, quanto di metodo. Eccoci al punto, è metodo la parola magica, quello che ti aprirà tutte le porte, l'insieme di trucchetti (pochi) e di forma mentale (molta) che ti permetterà di preparare gli esami, le interrogazioni e le verifiche con successo e serietà ma senza ammazzarti di studio, usando bene il tuo tempo, senza sprecarne e senza abusarne. Senza metodo, non andrai da nessuna parte: potrai, sì, avere anche buoni risultati, ma studiando in modo per nulla efficace. Non è metodo, se per passare un esame studi due mesi anche di notte, è cosiddetta tigna: grande dote, intendiamoci, ma perché rinunciare a tutto, sprecare moltissimo tempo, per portare a casa gli stessi risultati che avresti con un po' più di efficienza? Ormai ho un'età in cui le ho provate tutte e le ho viste tutte, da studente (ho studiato e continuo a farlo anche in età adulta, anche lavorando) e da insegnante. Il mio obiettivo è farti capire che il metodo di studio è fondamentale, e lo farò mostrandoti quello che ho provato, che ho compreso, che ho sperimentato. Seguimi in queste pagine, e alla fine avrai un quadro completo, avrai finalmente tutti i consigli e le pratiche buone, insomma, avrai acquisito un metodo di studio che so essere funzionante. Per questo, sfaterò anche alcuni falsi miti e alcune brutte abitudini che non funzionano e che vedo essere molto diffuse, anche se fanno male. Ho pensato questo testo per tutti gli studenti della scuola superiore e dell'università, e sono certo che servirà sia agli studenti a tempo pieno sia ai lavoratori. Parleremo di mappe, schemi, riassunti, organizzazione, pianificazione, memoria, mindset e molto altro. Non tutto ti servirà, non tutto di piacerà (certe scelte sono molto personali, e alcuni capitoli sono più utili a chi affronta certe materie rispetto ad altre), ma prendi tutto quello che puoi, prova e riprova, concentrati (l'impegno sicuramente è la parte che devi metterci, nessun metodo aiuterà uno studente che non si applica) e vedrai che, qualunque sia il percorso che stai affrontando, sei perfettamente in grado di portarlo a termine. Non mi resta che augurarti buono studio e buona lettura.
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