«Era steso sul dorso, duro come una corazza... "Cosa mi è successo?" pensò. Non era un sogno.»
Gregor Samsa, commesso viaggiatore, si sveglia un mattino dopo sogni inquieti e si ritrova trasformato in un enorme insetto. La speranza di recuperare la condizione perduta, i tentativi di adattarsi al nuovo stato, i comportamenti famigliari e sociali, l'oppressione della situazione, lo svanire del tempo sono gli ingredienti con i quali l'autore elabora la trama dell'uomo contemporaneo, un essere condannato al silenzio, alla solitudine e all'insignificanza. Perché, come scrive Luigi Forte: «Dietro l'icona dell'insetto si nasconde l'abnegazione del figlio disposto a sacrificarsi, ma soprattutto la sua implacabile denuncia: essere costretto a denigrarsi, rimpicciolirsi, scomparire di fronte al potere illimitato».
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Da leggere tutti di un fiato. Un invito alla riflessione sulla solitudine. Molto attuale.
A mani basse il mio libro preferito. Letto e riletto, corto ma con un significato profondo. Gregor può rappresentare tutti noi
Da leggere assolutamente se si è giovani, e da rileggere
Breve ma significativo, la trama non è nulla di speciale ma il significato è profondo e alcune parti le ho trovate interessanti