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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2021
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Una (prima?) parte di The Continual Condition (2009) – 65 poesie (14 già pubblicate in altre raccolte) – che, col titolo Mentre Buddha sorride, propone 27 poesie (4 già pubblicate in libri precedenti). Lui è sempre il vecchio Bukowski che si confessa e ride di se stesso e non potrebbe essere diversamente. È morto oltre 20 anni fa lasciando intenzionalmente alla moglie una valanga di scritti inediti. Mi chiedo se valga la pena, oggi, recensire Bukowski quando tutto è già stato scritto da tempo. Anch’io sono un appassionato lettore di Bukowski, ho tutti i suoi libri pubblicati in Italia … dal primissimo Storie di ordinaria follia, a quest’ultimo Mentre Buddha sorride … quindi, oltre che appassionato lettore, anche collezionista dei suoi libri tradotti in italiano ed è da queste due diverse ottiche, bibliofilo/lettore, che voglio guardare quest’ultimo libro. L’editoria italiana ha iniziato, da subito, a pubblicare i libri di Bukowski a rate, da un libro originale se ne fanno 2, 3 ma anche 4. Sino ad arrivare ai testi postumi che, sistematicamente, vengono spezzettati in più libri (salvo – in alcuni casi – pubblicare, a distanza di tempo, il libro integrale). Se guardo alla mia passione di bibliofilo potrei anche dire che mi sento un po’ sfruttato dalla editoria italiana … ma proseguirò negli acquisti, una collezione è una collezione (mania?). Ma se guardo questo libro (ed anche qualche suo più recente predecessore) come lettore potrei anche affermare che, Mentre Buddha sorride, non soddisfa molto le mie pretese di lettore. L’editoria americana sforna (quasi) inediti, l’editoria italiana allunga a dismisura la sopravvivenza di Charles Bukowski che, per conto suo, ha già tirato le cuoia. Amen.
Questa raccolta di poesie è composta da poesie senza un filo conduttore ben delineabile, si tratta di poesie di vario genere, per la quasi totalità in versi liberi, che raccontano piccoli episodi e riflessioni. Ovviamente, tutto è descritto in pieno stile dell’autore, senza nessun genere di censura. La cosa che però non mi ha fatto apprezzare fino in fondo questo libro è stato il fatto che sembrasse di leggere dei periodi successivamente “spezzettati in versi”.
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