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Anno edizione: 2019
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Un romanzo d’altri tempi con molti spunti di riflessione. Renderei obbligatoria questa lettura a chi vuol candidarsi per occupare una carica pubblica. Molte considerazioni che vengono fatte nella Francia post napoleonica sono tutt’ora molto attuali. “I sentimenti di un popolo sono i suoi ideali, e noi, anziché ideali, abbiamo interessi”. “Non basta essere onesti per far progredire anche il più piccolo paese, bisogna anche essere preparati”. “Nel campo economico favorire non vuol dire proteggere. La politica di un paese deve mirare a liberarlo da ogni tributo nei confronti dell’estero, ma senza vergognosamente ricorrere a dogane e divieti. L’industria non può salvarsi che da sola, la sua vita è la concorrenza. Se è protetta langue, col monopolio e con i calmieri muore. Il paese che asservirà tutti gli altri, sarà quello che proclamerà la libertà commerciale ed avrà un’industria così forte da vendere i suoi prodotti a prezzi inferiori a quelli dei suoi concorrenti”. Ripeto, un romanzo veramente ricco di considerazioni assolutamente attuali e con una bella storia: quella del dottor Benassis e del colonnello Genestas ambientata in quel meraviglioso angolo di Francia che si trova nelle vicinanze di Grenoble.
È la storia di un medico parigino, deluso e stanco della propria condotta dissipata, che si trasferisce in un villaggio della Savoia dove, con impegno e dedizione, si applica al miglioramento della vita della comunità, che lo ripaga eleggendolo sindaco. Balzac scrisse questo racconto, attratto dall'idea di essere eletto deputato, e di poter attuare una politica di "buon governo".. La chiave di lettura di questo racconto e' che il politico deve essere generoso e disponibile verso coloro che rappresenta e soprattutto saperli ascoltare: la sua non deve essere bramosia di potere, bensì una missione umanitaria. Un'utopia vista la situazione attuale in cui viviamo. Ad ogni modo interessante da leggere anche se certi passaggi li ho trovati troppo prolissi.
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