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scheda di Bobbio, M., L'Indice 1995, n. 3
La medicina è muta per l'incomunicabilità che avvolge il rapporto medico-paziente. L'ammalato non chiede perché sa che non avrà risposta, perché non la capirà o forse perché teme di capire davvero il suo malanno e quindi il suo destino? Il medico non spiega perché ha fretta, perché preferisce tenere all'oscuro il paziente o perché non sa più tradurre il suo gergo nel linguaggio di tutti i giorni? Il bisogno di sapere si incrocia con la paura di sapere, la soggettività del paziente con l'oggettività del medico, la descrizione del malessere con l'incasellamento diagnostico, l'angoscia del dolore con il distacco professionale. Una critica, non sempre lucida, alla medicina moderna, che si erige a giudice benevolo di se stessa e a giudice intransigente verso le medicine alternative, bollate come non scientifiche. Tanti interrogativi, qualche riflessione e pochi dati per affrontare un discorso di grande attualità. La medicina moderna, pur essendo in grado di guarire molte malattie, sta perdendo la fiducia dei pazienti perché si allontana e non è più in grado di farsi capire.
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