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Dettagli

2
2010
29 gennaio 2010
292 p., ill.
9788806202347

Descrizione

Scelto da IBS per la Libreria ideale perché la storia di un autore che si confronta con i propri fantasmi diventa la storia dell'intera umanità.

Un graphic novel innovativo e modernissimo dopo venticinque anni, uno sguardo anticonvenzionale e paradossalmente realistico all’Olocausto

La storia di una famiglia ebraica tra gli anni del dopoguerra e il presente, fra la Germania nazista e gli Stati Uniti. Un padre, scampato all'Olocausto, una madre che non c'è più da troppo tempo e un figlio che fa il cartoonist e cerca di trovare un ponte che lo leghi alla vicenda indicibile del padre e gli permetta di ristabilire un rapporto con il genitore anziano. Una storia familiare sullo sfondo della più immane tragedia del Novecento. Raccontato nella forma del fumetto dove gli ebrei sono topi e i nazisti gatti.

Valutazioni e recensioni

4,8/5
Recensioni: 4/5
(70)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Maus di Art Spiegelman (Einaudi, 2010) è una storia molto particolare sull’Olocausto dove i personaggi sono rappresentati come animali: i topi sono gli ebrei, i polacchi i maiali, i tedeschi i gatti, e i francesi le rane. Maus è la storia di Vladek Spiegelman, un ebreo sopratutto al nazismo, di cui suo figlio – Art – disegnatore riporta tra le pagine la sua testimonianza vissuta in quel lungo periodo. Il fumetto è tratto da una storia vera, e per questo si lascia apprezzare ancora di più. «Quando avete sentito di Auschwitz per la prima volta? Subito dopo...Anche da là – da questo altro mondo – gente tornava e ci raccontava. Ma noi non ci credevamo. E poi notizie così c’erano sempre più spesso e abbiamo creduto. E poi abbiamo visto...anche peggio! Dopo quello che era successo con nonni, è passato un paio di mesi tranquilli. Poi sono usciti dappertutto manifesti e discorsi da Gemeinde… Fratelli Ebrei, mercoledì 12 Agosto tutti, giovani e vecchi, maschi e femmine, sani e malati, dovete registrarvi allo stadio Dienst...Oh no! E adesso? Non è il caso di allarmarsi, si tratta solo di controllare i vostri documenti e timbrarli. E’ per proteggervi, quali cittadini della regione! Non ci vado, è una trappola nazista! Erano tutti preoccupati. E il nostro comitato ebraico aiuta quegli assassini. Dio solo sa cosa ci succederà allo stadio. Beh, hanno appena controllato i documenti ebrei in alcune città qui intorno. Niente di grave. Ma dobbiamo andarci. Senza documenti in regola siamo persi! Andare non era bene. Ma non andare...anche non era bene». Una storia diversa, sul filone delle memorie di sopravvissuti ai campi di concentramento, che consiglio caldamente per avere un punto di vista inedito attraverso un genere – il fumetto – che di rado tocca certe tematiche.

Recensioni: 5/5

Eccezionale.

Recensioni: 5/5

Metafora profonda e toccante. Davvero bellissimo.

Recensioni: 5/5

Buono ma non fa per me