Questa è una storia che se non sei di queste parti, mica la conosci, successa sopra a una terra in cui, se non hai parenti o amici, mica ci vieni. Una storia sconosciuta successa in una terra sconosciuta. Primavera del 1944, Italia centrale: dopo lo sfondamento da parte degli Alleati della linea di Montecassino, ultimo baluardo tedesco, la guerra è apparentemente finita e l’Italia è libera, ma per le popolazioni delle campagne tra Lazio e Abruzzo cominciano i giorni più terribili. L’altra faccia della Liberazione è la storia di un piccolo paese della Ciociaria e di un pastore abituato alla faticosa vita contadina, che viene sconvolta proprio quando la guerra sembra finita. Alle truppe marocchine aggregate agli Alleati viene infatti promesso, in caso di conquista delle posizioni tedesche, il “diritto di preda” contro la popolazione civile. Cinquanta ore di carta bianca, cinquanta ore in cui possono razziare tutto quello che trovano: oro, case, vino, bestie, donne. Gli incursori riescono nel loro compito e pretendono la loro ricompensa, lasciando dietro di sé una scia di violenza che segnerà per sempre le vittime e i testimoni increduli di quei fatti. I personaggi di queste pagine ricostruiscono una storia dimenticata, ciascuno con la sua voce e il suo carico di ricordi, in una testimonianza civile contro l’insensatezza di ogni violenza. )
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