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Premetto che tale recensione non è riferibile a questo cofanetto (che non posseggo), ma ai CD in esso incluso che detengo nella mia raccolta (assieme agli altri non inclusi in tale confezione) editi da altre case discografiche. Jon Mark e Johnny Almond hanno, nella loro carriera, collaborato con John Mayall nel suo periodo americano (in cui nessun batterista faceva parte dell'organico), ma una volta fuoriusciti dal gruppo, si sono dedicati alla compilazione di diversi album ben accolti dalla critica ma (come spesso succede) non altrettanto dal pubblico. Peccato, perché la qualità della loro produzione è di alto livello anche se non di primo impatto; sarebbero utili più ascolti per apprezzare appieno il loro lavoro musicale frutto della collaborazione con musicisti magari poco noti alle masse ma di eccellente livello (ad es, Tommy Eyre sensibile e creativo tastierista o Dannie Richmond batterista già componente della band di C. Mingus) Classificare la loro musica non è semplice; la matrice di origine è il blues, ma questo viene elaborato a tal modo che il risultato, mi sia concesso anche se rischio la blasfemia, esita in un pop di altissimo livello con, in evidenza, gli intrecci acustici della chitarra di Mark, conditi dai brevi ma eccellenti assoli ai vari sax di Almond. Ma il modo migliore per apprezzare appieno la loro musica à ascoltarla ,come già detto, magari più volte. Ne vale la pena Gli album di questo cofanetto presentano una progressiva "fruibilità" maturata nel tempo e che si confermerà nei successivi "To the Heart" e "Other peoples' rooms" qui non inclusi ma bellissimi e caldamente raccomandabili; il livello generale è notevole con una leggera caduta per il disco dal vivo (che non rappresenta la loro dimensione artistica più adatta) Successivamente Jon Mark si è dedicato alla produzione di CD folk-new age lontani anni luce dalle atmosfere notturne dal suo sodalizio con Johnny Almond Riguardo alla qualità sonora, vista la premessa iniziale, no comment
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