Maria, orfana fin da bambina, viene abusata dallo zio. Quando si rende conto che anche la sorella minore Rosa sta per subire la sua stessa sorte, lo ucciderà. Maria Zef è uno dei romanzi più importanti della narrativa femminile italiana del Novecento e al suo apparire il tema dell’incesto, in ambiente di grave degrado sociale, non mancò di destare scalpore. Paola Drigo (Castelfranco Veneto, 4 gennaio 1876 – Padova, 4 gennaio 1938) è stata una scrittrice italiana. Compie buoni studi, frequentando il ginnasio inferiore dell'istituto "Canova" di Treviso. All'età di 22 anni sposa l'agronomo padovano Giulio Drigo, andando a vivere a Mussolente, nei dintorni di Bassano del Grappa (Vicenza). Nel 1937, dopo la morte del marito (1922), si trasferisce a Padova. Pubblicò novelle e elzeviri nei più prestigiosi giornali dell'epoca: La Lettura, Nuova Antologia, L'Illustrazione italiana, Corriere della Sera e altri, raccolti a costituire i tre volumi di racconti della sua bibliografia. È autrice poi di due rilevanti romanzi, editi entrambi nel 1936: "Fine d'anno" e "Maria Zef". Quest'ultimo libro fu ripubblicato dall'editore Treves nel 1938, e in seguito nel 1939 da Garzanti, con successive ristampe del 1946 e del 1953. Parte della sua opera fu, ed è ancor oggi, tradotta in varie lingue europee; dal romanzo Maria Zef sono state tratte due trasposizioni cinematografiche, una diretta nel 1953 da Luigi De Marchi e l'altra nel 1981 da Vittorio Cottafavi. )
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