Il maestro italiano dell'avventura racconta, in un romanzo carico d'azione, i terribili misteri e gli enigmi irrisolti della nostra storia.
Estate 1980. Un aereo decolla con un leggero ritardo dall'aeroporto di Bologna. A bordo ottantuno persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio. Quel volo non completerà mai la sua tratta, finendo per inabissarsi nel Mediterraneo e dando vita a uno dei più intricati misteri della già tortuosa storia della Repubblica Italiana. Trentacinque giorni più tardi, nella stazione ferroviaria della stessa città, una mano assassina colloca un ordigno che uccide ottantacinque innocenti e ferisce gravemente oltre duecento persone. Le autorità indagano sui due eventi ma, anche a distanza di decenni, sembra impossibile approdare alla verità.
Estate 2022. Più di quarant'anni dopo quei tragici giorni, Sara Terracini e Oswald Breil si imbattono in Michela Di Romeo, vedova di un servitore dello Stato deceduto nel 1995 mentre investigava su un traffico di rifiuti tossici scomparsi dopo essere stati caricati su carrette del mare. L'uomo aveva scoperto l'esistenza di una vera e propria flotta di navi che tra il 1985 e il 1992 fu deliberatamente affondata nel cuore del Mediterraneo con il suo carico di morte, generando interessi illeciti da capogiro.
Quando si tratta di fare giustizia e risolvere un mistero, si sa, i Breil non possono tirarsi indietro. Sara e Oswald decidono così di aiutare la donna a fare luce sulla morte del marito... Ma quello che scopriranno supererà ogni loro previsione e riscriverà il passato. Tra inquietanti sparizioni e pericolosi legami che coinvolgono la malavita organizzata, apparati deviati dello Stato, terrorismo internazionale e finanzieri dai pochi scrupoli, Marco Buticchi offre una versione alternativa e incredibilmente verosimile di quarant'anni di storia italiana in un'avventura ad alto rischio per l'intero equipaggio del Williamsburg.
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Dovrei dare 5 per la fluidità della scrittura/lettura e per l’abilità dello scrittore di ben mescolare eventi reali con fatti inventati, ma dovrei dare 1 per come viene descritta la cosca della ‘‘ndrangheta: è oggi il gruppo criminale più pericoloso d’Italia con consolidate ramificazioni in paesi come la Germania, e forse uno dei gruppi criminali più pericolosi d’Europa, mentre in questo libro viene trattato come una banda di serie B. Ho letto diversi libri sul tema ed è impensabile che una persona esterna alle famiglie calabresi/storiche possa diventare il capo della ‘ndrangheta; questa trovata narrativa fa perdere ogni credibilità alla narrazione, e sinceramente la storia poteva stare ugualmente in piedi senza questo artificio. Ho trovato poi troppi colpi di scena e troppo spettacolarizzati, oltre il limite della fantasia narrativa; ora non sto ad elencarli per non rovinare la lettura a chi non l’avesse ancora letto, ma comunque dal punto di vista della spettacolarità del finale ricorda molto il finale Angeli & Demoni di Dan Brown, dove un pessimo finale ha rovinato un buon libro che era stato ben costruito (non a caso la versione cinematografica ha cambiato il finale rendendolo meno banale). La mia valutazione è condizionata anche al fatto che non mi piacciono i libri dove all’ultima pagina si scopre che l’eroe ha salvato il mondo. Il giudizio finale è innalzato di un punto rispetto alla media grazie alla ottima ricostruzione storica
primo libro che leggo di Buticchi. Ottimo libro , avvincente scritto bene e sciolto. Riesce ad intrecciare fatti e teorie reali con la parte romanzata. Ma dal libro traspare la verità suu fatti importanti e .... purtroppo sembra un romanzo ,ma il fatto è che sono cose vere e sono andate così... e nessuno di chi conta ed è al potere può e vuole raccontare. Il libro con voto 5 per me, da leggere conoscere e ragionare.
All'inizio l'ho trovato un pò lento, ma credo che buttare le basi per intrecciare disastri Ustica-Bologna, smaltimento rifiuti tossici e Isis non è cosa semplice! Consiglio!
i temi trattati sono di grandissima attualità. Romanzo avvincente e convincente come ogni scritto di Buticchi...non do 5 stelle soltanto perché a mio avviso c'è troppa carne al fuoco...