«Ci sono due cose in un edificio storico e monumentale: il suo uso e la sua bellezza. Il suo uso appartiene al proprietario, la sua bellezza a tutto il mondo, a voi, a me, a noi tutti. Dunque distruggere un monumento è oltrepassare il diritto del proprietario» (Victor Hugo, 1832). Le radici ideali della protezione del patrimonio archeologico, artistico e storico si erano affermate già nel XVIII secolo e sono sempre di perdurante attualità. La legislazione italiana di protezione del patrimonio culturale, nata sulla base di quella dello Stato pontificio, si è evoluta nel corso del tempo e nel 2004 è stata rinnovata e sistemata dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Questo manuale, nato dall'esperienza didattica dell'autore, illustra la disciplina di protezione del patrimonio culturale avendo riguardo alle sue origini storiche (primo capitolo), alle convenzioni internazionali e alla normativa dell'Unione Europea (secondo capitolo), alla legislazione statale anche alla luce della giurisprudenza costituzionale e amministrativa (terzo capitolo), al ruolo delle Regioni e alle strutture dell'amministrazione statale di protezione (quarto capitolo). La trattazione è svolta con livello di approfondimento adeguato a studenti del corso di laurea in Scienze dei beni culturali, in modo comprensibile anche per quanti non abbiano una formazione giuridica di base.)
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