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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2012
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Il senso di una grande trasformazione che – a livello mondiale – ha investito la filosofia, in questa nuova edizione del libro diventa un’agenda neorealista per gli anni a venire.
«Uno spettro si aggira, e non solo per l’Europa. Lo spettro del ‘nuovo realismo’. Raramente si è parlato e dibattuto pubblicamente con tale intensità sulla filosofia come oggi, come su questo spettro.» - Henning Klüver, Süddeutsche Zeitung
«La tesi proposta con intelligenza brillante e caustica da Ferraris è di muovere in direzione opposta rispetto alla prospettiva postmoderna, che afferma il primato dell’interpretazione sui fatti.» - Roberto Esposito, la Repubblica
«Il sogno di una società più solidale e liberata dalla ‘tirannia della ragione’ si è tradotto nel populismo mediatico e nell’allucinazione permanente del reality; il relativismo anti-illuminista ha spianato la strada ai dogmi della Chiesa. Su questo versante socio-politico il Manifesto di Ferraris ha pagine taglienti e disintossicanti.» - Sandro Modeo, la Lettura – Corriere della Sera
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Quello di Ferraris è un tentativo di coagulare gli orientamenti liquidi della (post)modernità proponendo un ritorno ai fatti, alla verità, all' inemendabilità. E' un passo, teoretico, esemplare : ma è Ferraris disposto a riconoscere anche una verità morale, forte, non costruita socialmente? A pag. 65 l'autore sostiene che non si può ricavare dalla natura alcun diritto o dovere: questo però non significa negare l'esistenza della natura. Ci sono infatti dei vincoli che non sono "costruiti dagli uomini", come "la durata della vita". Poi si afferma che «"vivere secondo natura significa "non buttatevi dall'aereo senza paracadute, perché non avete le ali" e non "la famiglia eterosessuale è voluta dalla natura ed è la base della società"». Ora, se la vita ha una durata deve essere "vita" e perché ci sia vita ci devono essere presupposti bio-logici: ha mai avuto origine una vita da una "famiglia" non eterosessuale? Ovvero: può nascere una vita dall'incontro di due esseri non eterosessuali? No: se non ci fossero famiglie eterosessuali, se non ci fosse il genere maschile e femminile, il mondo sarebbe un luogo deserto. E' pronto il nuovo realismo a decretare l'inemendabilità anche in ambito (bio)etico? Se il nuovo realismo ammette che ci sono i fatti, che c'è una verità, al singolare (pena il ritorno al mito del prospettivismo) allora bisogna decretare che esiste una sola morale, una sola etica, che esiste la normalità. Ma su questo punto, al momento, Ferraris (da figlio, bene o male, del pensiero debole) tace.
Libro un pò troppo complicato; peccato davvero, perchè l'autore ha più volte dato prova di saper essere un divulgatore che sa parlare tanto ai mestri della filosofia, quanto alla gente comune; purtroppo questa volta s'è rivolto praticamente solo ai primi.
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