La crisi che attraversiamo si sta rivelando uno tsunami capace di distruggere economie di intere nazioni come la Grecia, mettere in discussione la tenuta stessa dell'Unione Europea, portare anche l'Italia a un crac sociale di dimensioni imprevedibili. Le ricette delle istituzioni sono ben note: salvataggio delle banche a tutti i costi, fiducia cieca nella stessa bolla finanziaria che ha creato il disastro, e politiche di austerity che acuiscono il conflitto sociale. Ma nel frattempo si sta diffondendo una sensibilità diversa, alternativa al neoliberismo, secondo la quale è necessario porre delle regole alla finanza globale in nome di una società più equa. Il Manifesto degli economisti sgomenti è un libro essenziale per diverse ragioni. Innanzitutto è un vademecum chiarissimo per chi vuole mantenere un occhio critico sulla realtà: in dieci concisi capitoli smentisce altrettante false certezze sulla crisi economica che sentiamo ripetere, indiscusse, sui media: dall'idea che «i mercati finanziari sono efficienti» a quella che «l'aumento del debito pubblico è il risultato di una spesa eccessiva». In secondo luogo è la proposta concreta di una serie di misure economiche da adottare invece di quelle fallimentari adoperate finora. Infine è una guida a una serie di pratiche che ogni giorno ciascuno di noi, nel suo piccolo, può mettere in atto, per costruire insieme un'economia diversa e migliore. Questo libro, originariamente uscito in Francia e pubblicato per la prima volta in italiano in formato elettronico da Sbilanciamoci!, viene qui presentato in una nuova edizione aggiornata e arricchita da un contributo inedito di Andrea Baranes. )
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