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Trattasi di letteratura d'occasione, in entrambi i sensi della parola: un libro scontato del 50%; un libro nato da un'occasione specifica, cioè una conferenza tenuta dall'autore in piazza del Campidoglio nel 2009. Il primo elemento mi ha spinto all'acquisto; il secondo mi ha frenato - visti i miei dubbi sulle opere nate più per dovere che per piacere - ma per fortuna non abbastanza. Già, perché si tratta di una lettura snella, gradevole e stimolante, grazie alla mano leggera di Magrelli, poeta e saggista ironico e intelligente, che ci guida alla scoperta di alcune fra le tante voci di turisti d'eccezione che nei secoli hanno visitato la Città Eterna. Roma, dunque. Amata e odiata; sopravvalutata e sottovalutata; bella e insicura; scintillante e sudicia; santa e peccatrice. Comunque mai indifferente, caput mundi e infimo postribolo. Un libro per tutti, per chi la conosce, per chi vorrebbe conoscerla, per chi sa che non ci andrà mai, per chi ci tornerebbe sempre. "A Roma il profumo del mandorlo in fiore è più forte del rumore che fanno gli autobus" (p. 26, H. Kesten). "Roma è sporca, ma è Roma; e per chiunque abbia vissuto a lungo a Roma quella sporcizia ha un fascino che la lindura di altri posti non ha mai avuto" (p. 28, J. Ruskin). "Roma è un luogo in cui il tempo si disintegra" (p. 46, H. James). "L'antichità vive a Roma una vita magica e piena di odio, perché, per tenerla in schiavitù, le hanno impedito di morire del tutto" (p. 50, J. P. Sartre). "Un popolo di statue abita il Campidoglio" (p. 68, J. Barthélemy). "Sognavo Roma simile alle nuvole che passavano lente su di me" (p. 76, J. von Eichendorff). "Così come noi non abbiamo passato, l'Italia sembra non avere futuro" (p. 86, M. Twain). "Fino a quando il Colosseo starà in piedi, Roma sarà in piedi / Quando il Colosseo crollerà, Roma crollerà / Quando Roma crollerà, il mondo intero crollerà" (p. 94, Beda il Venerabile). A Virgì, me raccomanno...!
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