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In Ma restiamo con i piedi per terra Andrea Masciaga dà vita a un indimenticabile coro di personaggi e tratteggia in modo spassoso e profondo le loro storie, che poi sono le storie di tutti i ragazzi e degli uomini che ogni domenica (anzi ogni settimana, allenamenti compresi), in ogni angolo d’Italia, alimentano la magia, la miseria e lo splendore del calcio, quello vero.
L’Atletico Nord, campionato di Terza categoria, è la squadra del piccolo paese di Borgoriso, nella bassa novarese. Peccato che, in oltre trent’anni di storia, le casacche biancoverdi abbiano conquistato come massimo risultato un sesto posto, celebrato come uno scudetto. Ma la stagione che sta per iniziare lascia intravedere grandi novità: il tesseramento del portiere Pietro Leone, detto Superattack, che lascia l’Eccellenza “perché preferisco complicarmi la vita con voi”; un preparatore atletico neolaureato ansioso di sperimentare sul campo i suoi studi; e, soprattutto, la presenza in squadra di un giornalista locale, Giovanni Merlini, che ha dato l’addio al calcio da ragazzino a causa di un allenatore fanatico e rispolvera gli scarpini a oltre trent’anni. Il contributo del “Merlo” in campo si rivelerà minimo, in compenso sarà lui a raccontarci le vicende della scalcagnata banda di pazzi dell’Atletico Nord: le interminabili trasferte in macchina, i campi di palta, gli spogliatoi gelidi ma riscaldati di infinita passione; le entrate decise di Ninni Casciavit, con l’attitudine a svitare gli avversari; i gol di Nikola Lenin, russo e rosso di nascita; le imprese alcoliche di Alcide Franzini, panchinaro fisso a calcio ma titolare inamovibile al bar; le epiche sfuriate di mister Motta. )Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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